Risalire il vento di Gianfranco Contini edito da Tabula Fati

Risalire il vento

Editore:

Tabula Fati

A cura di:
G. D'Angelo
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2009
EAN:

9788874751655

ISBN:

8874751656

Pagine:
96
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Descrizione Risalire il vento

In questa nuova raccolta di Gianfranco Contini, si avverte subito un cambiamento, un'evoluzione formale, quasi una maturazione dello stile. Dopo moduli discontinui di ermetismo postmontaliano, il poeta sembra orientarsi verso la discorsività narrativa di ascendenza crepuscolare, o, più vicina nel tempo, verso la "poesia-racconto" di Cesare Pavese, il suo oggettivismo realistico o "virile oggettività", con la differenza che nel poeta di "Lavorare stanca" il ductus riempiva "un bisogno, tutto istintivo, di righe lunghe", mentre in Contini prevale il verso breve, il gusto brachilogico, il testo a struttura informale, l'estenuazione delle convenzioni letterarie. Inoltre così come Pavese attingeva la sua dimensione narrativa dapprima dalla "rabbiosa passione per Shakespeare e altri elisabettiani" e poi "dagli studi letterari nordamericani", appare evidente che anche Contini, nel suo piglio a ricavare spunti dal reale e a disporli in modi narrativi, ha presente modelli di scrittori in prosa, a volte di autori del noir, con il raccapricciante finale.

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Risalire il ventoDi L. Giuseppe-26 settembre 2011

La poesia di Contini non indulge in ghirigori inutili, è essenziale, non tematica, ma che trae spunto dalla realtà oggettiva per poetizzare fatti che hanno suscitato l'attenzione dell'autore si nota un procedere discorsivo, un'affabulazione oserei dire, che in diversi tratti mi ricorda il Cesare Pavese poeta. Ne guadagna indubbiamente la comprensione del lettore che riesce a entrare subito in sintonia con l'autore, dato che non sono presenti elementi oscuri di dubbia o complessa interpretazione.

L'immediatezza nella poesiaDi M. Renzo-31 agosto 2009

In questa raccolta, non tematica, ma che trae spunto dalla realtà oggettiva per poetizzare fatti che hanno suscitato l'attenzione dell'autore si nota un procedere discorsivo, un'affabulazione oserei dire, che in diversi tratti mi ricorda il Cesare Pavese poeta. Ne guadagna indubbiamente la comprensione del lettore che riesce a entrare subito in sintonia con l'autore, dato che non sono presenti elementi oscuri di dubbia o complessa interpretazione. Gli argomenti affrontati sono quanto mai vari e così si passa dalla dedica alla scomparsa Oriana Fallaci con un ritratto riuscito e che consente di offrire, anche a chi non la conosceva, una visione del personaggio nelle sue caratteristiche salienti (donna libera / incedere deciso / passaggi di fuoco / macerie e sangue / severa col potere / sensibile verso chi soffre /...) a un'impressione naturalistica, una fotografia di un'immagine ben definita carpita dagli occhi e impressa nella mente, con Scirocco ( l'acqua appena increspata / segna di blu l'orizzonte / la barca veleggia sull'onda / il vento tiepido scompiglia / i capelli s'insinua nel naso /...). Contini dimostra così un'apprezzabile ecletticità che peraltro ricomprende anche l'introspezione, come in Solitudine ( il soffitto grigio grava sulla mia testa / ho appeso fogli di carta sul muro / pagine di riviste / memorie di un vecchio diario e donne svestite /...), senza dimenticare l'amore, inteso in Il sorriso come una sensazione di completezza che può dare a chi la prova un motivo in più per fruire della vita (.../ quella ragazza respirava / il sorriso della luce /...). Questi due versi sono veramente splendidi riuscendo a cristallizzare in un'immagine eterea il senso di serenità di questa fanciulla, colpiscono, attraggono, infondono nel lettore la stessa serenità. Ma le poesie presenti sono molte, troppe per parlare di ciascuna, pur se questo sforzo lo meriterebbero, e con dispiacere devo per forza limitarmi, senza esimermi tuttavia di citarne ancora una, una lirica stranamente venata di romanticismo, pur nella realtà delle sue affermazioni, una constatazione dell'autore che ha il sapore della consapevolezza e che perciò si estrinseca in un'accettazione di un sentimento, in cui luci e ombre, gioie e dolori si confondono, appagando egualmente ( Libertà di amare - l'amore non è mai libero / per sua natura / costringe alla ricchezza / di una strana povertà / quella di essere insieme / a chi ti strazierà). La lettura è sicuramente raccomandabile.