Trama Riportando tutto a casa
Giuseppe ha i capelli rossi, i brufoli e un'inesauribile riserva di denaro nel portafoglio. Vincenzo invece è bello e tenebroso, come ogni antagonista che si rispetti. Il terzo amico è quello che racconta: l'occhio inquieto che registra con caustica, millimetrica precisione la vertigine dei loro quindici anni, la lunga inerzia del liceo, il precipizio dentro l'età adulta. Siamo a Bari, e sono gli anni Ottanta. Assassinata l'era delle ideologie, le strade sono piene di ottimismo, le televisioni commerciali stanno ridisegnando la mappa dei desideri, "qualcosa di molto simile alla follia meteorologica percorre l'economia del nostro piccolo paese". Il tempo è rapido, vorticoso, illuminato dal bagliore non del tutto estinto dei tanti risparmi inceneriti. Ma sotto quelle ceneri ci sono altri soldi che bruciano dalla voglia di passare di mano in mano. Eppure, via via che i tre ragazzi affrontano la vita, risulta evidente che le cose non sono così semplici. A dispetto delle loro case sempre più lussuose, a dispetto dell'ascesa dei padri (un imprenditore ossessionato dalla scalata sociale, un principe del foro, un ex meccanico dai molti talenti che ha preso denaro in prestito dalle persone sbagliate), a dispetto delle madri - o delle matrigne - che consumano i tacchi davanti alle vetrine, il radar dei loro occhi adolescenti registra vibrazioni inaspettate.
Recensioni degli utenti
La forza del carattere-13 dicembre 2013
Sorprende a metà questo racconto dedicato a un tema complesso come l'adolescenza, tanto più se la storia di questa adolescenza si svolge nella città in cui si è stati adolescenti e nei periodi in cui si è stati adolescenti. Impossibile non ricordare i troppi "se" e "ma" che accompagnano l'adolescenza, il momento dell'esistenza in cui inconsapevolmente si è diventati ciò che si è. Impossibile non farsi trasportare dal desiderio di essere se stessi tramite la ricerca di un'adolescenza diversa. Impossibile non cercare conferma al proprio carattere tramite la riproposizione di un'esistenza passiva. Agrodolce.
Riportando tutto a casa-25 settembre 2011
Sorprende a metà questo romanzo dedicato a un tema complesso come l'adolescenza, tanto più se l'adolescenza è centrata nella città in cui si è stati adolescenti e negli anni in cui si è stati adolescenti. Impossibile non proiettare i troppi se e ma che accompagnano la propria adolescenza, il momento della vita in cui inconsapevolmente si è diventati ciò che si è. Impossibile non farsi trasportare dal desiderio di essere diversi tramite la ricerca di un'adolescenza diversa. Impossibile non cercare conferma al proprio essere tramite la riproposizione di un'esistenza uguale.