Il rione dei ragazzi

Questa storia, ampiamente simbolica, racconta la storia, come si legge nella recensione, dei "ragazzi di una medesima discendenza", quali sono Adamo e Mosè, Gesù e Maometto. Alla luce degli ultimi avvenimenti della "primavera araba" e, prima ancora, dell'11 settembre, rappresenta uno spartiacque tra la cultura orientale ed occidentale. Estremamente attuale, nonostante gli anni trascorsi. L'emblema della "modernità" della letteratura: si capisce anche il perchè Mahfuz sia stato così perseguitato dai fondamentalisti religiosi.

Il rione dei ragazzi è un romanzo di grande suggestione e di rilevante attualità, soprattutto dopo lo spartiacque dell'11 settembre 2001 e alla luce dei recenti sommovimenti politico-sociali in corso in Egitto e nel resto del mondo arabo. Il romanzo è strutturato in 114 capitoli, in analogia con le 114 sure coraniche e ripercorre idealmente la storia dell'umanità, da Adamo, passando per Mosè, Gesù, sino a Maometto. La storia, scritta da un autore mussulmano di matrice laica, è emblematica in quanto scritta in un'ottica di ricostruzione della civiltà umana al di fuori di contrapposizioni ideologiche e religiose, in nome dell'unità della famiglia umana. L'opera, scritta egregiamente, intende esprimere un punto di vista di un Islam tollerante ed umanistico e riflette la ricchezza spirituale ed umana dell'autore e, proprio per questo, è stata colpita dalla censura e messa al bando in tutti i Paesi mussulmani. Si tratta forse del romanzo più riuscito ed affascinante di Mahfuz.