Le riforme a costo zero. Dieci proposte per tornare a crescere

In Italia da anni si parla di riforme, ma sono spesso più annunciate che realizzate. Oggi più che mai visto che i soldi della cassa pubblica sono finiti. Tito Boeri e Pietro Garibaldi con Le riforme a costo zero. Dieci proposte per tornare ci suggeriscono finalmente delle proposte concrete che allo stato non costano nulla. Tornare a crescere è l’obiettivo postosi dai due celebri economisti che da anni sbattono la testa sull’inutilità dei manifesti politici rimasti sempre ipotetici enunciati propagandistici. Ora queste proposte sono esposte nero su bianco in questo saggio che punta l’attenzione sui giovani e sui settori in emergenza. Da quindici anni l’Italia sembra essere ferma in un binario morto, a prescindere dalla sua leadership, e uscire dall’incubo può trasformarsi in un’ipotesi reale grazie alle tesi di Boeri e Garibaldi. Si parte così, per i due studiosi, dai giovani: estendere il diritto di voto ai sedicenni e diciassettenni porterebbe ad un aumento dell’elettorato di un milione di italiani e contribuirebbe a ridurre l’età media dell’elettore dai 47 ai 46 anni con un conseguente svecchiamento del consenso democratico. Vincolare gli immigrati con una sorta di cauzione legale che li porti a crescere nel nostro paese, restituendo poi la somma di denaro se decidono di ripartire potrebbe essere per gli economisti un buon modo per evitare i viaggi della disperazione. D’altra parte si potrebbe evitare lo spreco di cervelli stranieri con l’abolizione del divieto di accedere ai concorsi pubblici e il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero. Seguendo l’illuminante esempio germanico, bisognerebbe poi introdurre un corso di laurea che abbia come obiettivo la presenza simultanea in azienda e all’università avvicinando così il mondo dello studio con quello del lavoro. Una volta assunti poi devono essere aboliti i contratti di pochi mesi con un contratto unico per tutti con garanzie sempre crescenti nel tempo. Queste ricette garantirebbero così l’attuazione di una svolta reale nell’economia, senza chiedere soldi alle casse statali. Le riforme a costo zero si legge come un miracolo impossibile da realizzare, ma pagina dopo pagina acquista una forma reale e assolutamente praticabile.