La riforma delle province e delle città metropolitane edito da Edizioni Giuridiche Simone

La riforma delle province e delle città metropolitane

Data di Pubblicazione:
1 maggio 2014
EAN:

9788891403117

ISBN:

8891403113

Pagine:
96
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione La riforma delle province e delle città metropolitane

Con la L. 7 aprile 2014, n. 56 (cd. legge Delrio) è stato avviato un parziale riordino del sistema delle autonomie locali, finalizzato nella sostanza a ridurre i costi della nostra burocrazia razionalizzando il funzionamento delle amministrazioni decentrate.
Aspetto principale della riforma è la trasformazione dell’ente Provincia, le cui funzioni fondamentali vengono condensate per lo più nel coordinamento e nella programmazione in riferimento a talune specifiche materie.
Anche gli organi provinciali subiscono un mutamento non essendo più eletti direttamente dal popolo, ma da parte degli organi elettivi dei Comuni facenti parte della Provincia.
Di pari passo con il ripensamento delle Province, la stessa legge ha disposto l’entrata a pieno regime delle Città metropolitane, enti pubblici territoriali introdotti nel nostro ordinamento già negli anni ’90, la cui effettiva istituzione non era stata, fino ad oggi, portata a completamento.
La legge Delrio si inserisce nel più ampio progetto di riforma costituzionale prevista dal disegno di legge costituzionale S. 1429, presentato in Senato l’8 aprile 2014 e adottato come testo base dalla Commissione Affari costituzionali il 6 maggio 2014.
Tale disegno di legge costituzionale persegue tra i suoi obiettivi il superamento del bicameralismo perfetto e la revisione del Titolo V, Parte II della Costituzione.
Il primo aspetto comporterebbe la trasformazione del Senato in una Camera di rappresentanza delle istituzioni territoriali il cui ruolo principale consisterebbe nella funzione di raccordo fra Stato e autonomie territoriali.
Con la revisione del Titolo V, invece, si intende sopprimere qualunque riferimento all’ente Provincia all’interno del testo costituzionale affinché quest’ultimo non debba più essere considerato alla stregua di un livello di governo necessario nella configurazione della Repubblica.
Nell’ambito di questa rivisitazione viene altresì proposta una nuova ripartizione delle competenze legislative tra Stato e Regioni. In particolare, si vorrebbe eliminare la legislazione concorrente ed ampliare il novero delle materie oggetto di legislazione esclusiva dello Stato.
Questi ed altri aspetti della riforma, considerati nel loro insieme, tratteggiano una complessiva rivisitazione delle autonomie territoriali che realizza un sistema più idoneo alle mutate esigenze del governo locale.

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