Riflessi in un occhio d'oro di Carson McCullers edito da Einaudi

Riflessi in un occhio d'oro

Editore:

Einaudi

Traduttore:
Brin I.
Data di Pubblicazione:
24 febbraio 2009
EAN:

9788806192266

ISBN:

8806192264

Pagine:
148
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Riflessi in un occhio d'oro

Una guarnigione militare in tempo di pace, situata in un punto imprecisato dell'assolata e deserta Georgia dove l'anima imputridisce di malinconia. Finché un omicidio sconvolge l'intera esistenza della base e porta alla luce un'intricata rete di morbose attrazioni, tradimenti, inconfessabili desideri che invischia fatalmente tutti i personaggi. Salutato da un grande successo di pubblico, accusato di scandalo e perversione, questo romanzo è un viaggio nelle profondità del desiderio e dell'odio umani, che approda a una visione dell'esistenza tanto terribile quanto reale. Da questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1941, è stato tratto il leggendario film di John Huston, con Elizabeth Taylor e un indimenticabile Marlon Brando nella parte del tormentato capitano gay Weldon Penderton.

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3 di 5 su 3 recensioni

Riflessi in un occhio d'oroDi l. serena-25 luglio 2011

Sarò un po' superficiale, ma io mi sono fatta attirare solo dal titolo. Immagino che quando sia uscito abbia alzato un bel vespaio, e del resto è una storia narrata senza peli sulla lingua, tutta piena di succhi e di umori. Una scrittura purissima cesella i personaggi sin nelle intime pieghe, e ogni vena nascosta è mostrata impietosamente. Carnalissimo ma calibrato: una narrazione in equilibrio perfetto. E poi, quel pavone in fiamme dall'occhio d'oro... Forse, la prigione dell'uomo è la gabbia dei propri istinti.

Riflessi in un occhio d'oroDi G. Mara-12 novembre 2010

Atmosfere faulkneriane, una devastante solitudine che si traduce nelle più diverse sofferenze psichiche che per quanto mascherate dall'apparenza sociale vengono descritte con intensa e disperata poesia..

Inaspettatamente buffoDi B. Diletta-7 luglio 2010

Eh sì, perchè uno si aspetta che succeda chissà che e invece non succede niente. L'inizio è esplosivo e glaciale però poi man mano che sono andata avanti ho scoperto che onestamente non me ne fregava più nulla. Perchè mi è sembrato infatti che non succedesse, di fatto, nulla. E un filippino di nome Anacleto non si può sentire. L'autrice sicuramente ha visto "La spada nella roccia".