Ricordiamoci il futuro. Sette storie e un riassunto

In "Ricordiamoci il futuro" si parte da un presupposto: per capire chi siamo e dove andremo bisogna conoscere il nostro passato. Il fondatore di Eataly Oscar Farinetti fa un excursus nella storia dell’uomo, nelle sue abitudini, nel piacere di trovare nella terra il cibo e il vino. Attraverso un percorso che va dalla terra alla bottiglia e che passa per gli animali, il fuoco, il Rinascimento, il Big Bang e approda ai nostri giorni, si giunge alla necessità di un futuro sostenibile, più ricco dal punto di vista etico e non materiale. Quelli di Farinetti sono racconti che partono dall’origine dell’uomo e dalla sua necessità atavica di migliorare e passano per il Rinascimento, ovvero quel periodo di bellezza estrema in cui tutto è rifiorito. Attraverso il dipinto Il battesimo di Cristo della bottega del Verrocchio, Oscar Farinetti giunge alla conclusione che dobbiamo attingere da quel meraviglioso rapporto tra uomo, natura, spiritualità per vivere meglio. In "Ricordiamoci il futuro" il Rinascimento diventa così nuovamente modello per trasformarsi e per cambiare. Citando Tonino Guerra, Hemingway e Plinio il Vecchio, il grande sostenitore dell’eccellenza italiana in campo agroalimentare, ci racconta anche la storia della birra, del vino e dell’olio d’oliva, sempre con un occhio al futuro, a quel mondo che dobbiamo e possiamo creare con le nostre forze e con i modelli migliori del passato.