Riccardo II. Testo inglese a fronte
- Editore:
Garzanti
- Collana:
- I grandi libri
- Edizione:
- 9
- A cura di:
- A. Cozza
- Data di Pubblicazione:
- 8 settembre 2005
- EAN:
9788811365563
- ISBN:
8811365562
- Formato:
- brossura
Descrizione Riccardo II. Testo inglese a fronte
Riccardo II è il dramma della caduta di un re: un re che non domina ma subisce gli eventi, inetto al governo di un grande regno, del tutto privo di senso politico e abilità strategica; un monarca sordo alle istanze dei saggi consiglieri e succube di adulatori corrotti; un personaggio volubile, fantasioso, emotivo, i cui talenti sono quelli di un artista mancato; un uomo lacerato da un insanabile dissidio fra la propria realtà di individuo e il ruolo in cui la sorte l'ha imprigionato: quello di re per diritto divino. Nello scontro col suo antagonista, Henry Bolingbroke, l'«uomo forte», una sorta di principe machiavellico, duro, realista e senza illusioni, capace di cogliere al volo la fortuna e di farsela alleata, Riccardo è destinato a soccombere. La ragion di stato esige l'abdicazione e la morte del sovrano: l'unto del Signore si spoglia di ogni attributo regale, rinuncia alla sacralità della corona e, novello Cristo, affronta in solitudine il suo calvario.
Recensioni degli utenti
Riccardo II-29 marzo 2012
Incoronato a 10 anni (! ) Riccardo II ci è tramandato dal Bardo come un re debole, molto debole. Costretto a lasciare il trono dopo più di venti anni di regno, viene assassinato giusto nel 1400. E' un sovrano in crisi, perennemente in crisi, pieno di dubbi, anche sulla legittimità del suo mandato. Gli succederà Enrico, incoronato Enrico IV.
Riccardo II. Testo inglese a fronte-14 luglio 2011
Sorprende la mancanza di recensioni per questa opera indubbiamente senza tempo. Qui c'è un uomo debole, che fa il prepotente per paura che si scopra la sua debolezza e incapacità. Intorno ha un branco di bastardi assetati di sangue, pronti a rivoltarglisi contro per prendere quella corona che porta sulla testa. I suoi parenti sono quelli di cui Riccardo può fidarsi di meno, perché essendo di sangue reale ritengono di aver diritto alla corona anche loro. E il mestiere del capo è tutt'altro che semplice. E' una storia antica, quella del potere e di ciò che bisogna fare per manentenerlo o per prenderlo; ma in mano a Shakespeare diventa sempre qualcosa d'altro e qualcosa di più. Ne esce fuori come sempre un personaggio memorabile, questo Riccardo secondo nato per fare il re ma incapace di farlo.