Il ribelle di Thendara

Anche se nella cronologia interna di Darkover questo romanzo si colloca dopo L'EREDE DI HASTUR e L'ESILIO DI SHARRA, è stato scritto prima e, se si leggono i libri in ordine cronologico interno alla saga, si notano alcune discrepanze o, per meglio dire, si nota che alcuni concetti erano solo in nuce e che sono stati sviluppati successivamente e con che maestria! Dall'autrice quando si dedicò alla scrittura degli altri due romanzi. IL RIBELLE DI THENDARA presenta, più di RITORNO A DARKOVER, la storia dei chieri. Mentre in RITORNO A DARKOVER la storia dei chieri è presentata in modo marginale e congiuntamente alle altre razze originarie del pianeta, in IL RIBELLE DI THENDARA si parla precipuamente della storia di questa specifica razza e delle sue peculiarità. La parte dei Distruttori di Mondi di cui al titolo originale ("World Wreckers") in realtà lascia il tempo che trova ed è più che altro un pretesto per raccontare come detto la storia dei chieri e per portare avanti lo sviluppo di Darkover e le sue relazioni con l'Impero Terrestre. Sono degne di nota alcune apparizioni di Desiria, ormai anziana ma sempre molto in gamba, personaggio che avevamo visto da giovane in IL SIGNORE DI STORN, ed è altrettanto degna di nota l'introduzione di sua nipote Linnea. Nel complesso non è il migliore romanzo della saga, ma si legge comunque bene (e di sicuro molto meglio di quelli incentrati sulle Libere Amazzoni, che ho sempre detestato) e lo stile felice della Bradley rende il tutto più gradevole.

L'ho letto perché pensavo fosse il seguito di L'erede di Hastur: mi sono sbagliata, è una specie di seguito del seguito. E purtroppo l'ho trovato deludente, confuso, a malapena sorretto dai non comuni valori morali della Zimmer Bradley. D'altronde, ormai i terrestri vanno e vengono da Darkover... Tutto finisce, prima o poi.