Revolutionary Road di Richard Yates edito da Minimum Fax

Revolutionary Road

Editore:

Minimum Fax

Collana:
I Quindici
A cura di:
A. Lombardi Bom
Traduttore:
Dell'Orto A.
Data di Pubblicazione:
12 gennaio 2009
EAN:

9788875212025

ISBN:

8875212023

Pagine:
457
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Revolutionary Road

È il 1955; i Wheeler sono una coppia middle class dei sobborghi benestanti di New York, che coltiva il proprio anticonformismo con velleità ingenua, quasi ignara della sua stessa ipocrisia: la loro esistenza scorre fra il treno dei pendolari, le cenette alcoliche con i vicini, le recite della filodrammatica locale, ma Frank e April si sentono destinati a una vita creativa e di successo, possibilmente in Europa. Nella storia della giovane famiglia in apparenza felice la tensione è nascosta ma crescente, il lieto fine impossibile, e l'inevitabile esplosione arriva con una potenza da dramma shakespeariano.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 18 recensioni

Un vero capolavoro Di G. Luigi-15 maggio 2012

Se dovessi giudicare questo romanzo con un aggettivo, sceglierei "amaro". Un racconto emblematico, fatto di trame profonde e psicologiche in un ambiente stereotipato e all'apparenza perfetto, dove bastano le affermazioni di una persona che con questo mondo non si riconosce, e che per questo è etichettata come bislacca, per tirar fuori i veri stati d'animo, i timori e le incertezze dei protagonisti. Molto bello e particolare: da leggere due volte per evidenziare alcune sfumature che a una prima lettura possono secondo me andare perse.

RevolutionaryDi C. Adele-6 marzo 2012

Frank e April hanno tutto quello che si può desiderare, ma loro si sentono migliori rispetto ai loro vicini provinciali, loro hanno sogni grandiosi, e ambizioni fantastiche. Richard Yates mette il lettore allo specchio e tesse una trama che coinvilge e trascina in una spirale di realismo e cinismo. Il lettore non può che subire pagina dopo pagina la messinscena delle proprie finzioni. Una lettura disarmante e bellissima.

Revolutionary RoadDi V. Maria-9 febbraio 2012

Quello che è considerato il capolavoro di Yates, è in realtà, secondo me, un filo sotto un altro suo libro "Easter parade". Nei coniugi Wheeler si capisce subito che c'è qualcosa che non va, qualcosa di irrimediabilmente rotto di cui loro non si rendono conto. L'analisi impietosa del loro matrimonio procede pagina dopo pagina e di pari passo con i loro sogni e il loro credersi "diversi" dalla mediocrità imperante nella loro cittadina. Yates è un maestro, sa esattamente dove una struttura fatta di relazioni ha cominciato a scricchiolare. Individua la più piccola crepa e la mostra al lettore, spaventato di avere lui stesso delle crepe che cerca di nascondere. La scena iniziale della recita a teatro è una delle migliori scene iniziali che abbia letto. Cinico e vero. Superbo.

Revolutionary RoadDi f. lucio-8 agosto 2011

Molto bello, i protagonisti, dal primo all'ultimo, rimangono impressi a lungo nella mente, io non conoscevo Yates prima di questo libro e sono rimasto molto positivamente colpito: e' capace di suscitare l'angoscia, l'apprensione, l'ilarità. Il libro si legge d'un fiato nonostante le circa 400 pagine. Lo consiglio a chiunque voglia godersi un bel libro purchè accetti di sentirsi chiamato in causa, perchè questo romanzo, nonostante i tempi diversi, nonostante la maggior parità tra i sessi di oggi, nonostante alcuni personaggi sotto certi aspetti quasi caricaturali, evoca, nitido, lo spettro della vacuità della vita "normale": una critica al mondo borghese che, benchè ambientata in una nazione ed in un'epoca ormai lontana, non consente di non rimanere coinvolti. Attenzione alla prefazione di Ford che svela il contenuto del libro.

Revolutionary RoadDi O. Federico-6 agosto 2011

E' il classico libro che cominci a leggere e ad amare quasi per caso, io ho trovato un gioiello di romanzo, una splendida prova letteraria di altissimo livello, raffinata scrittura e spiccata attualità tematica. Revolutionary Road rappresenta uno spaccato di vita, quello di Frank e April Wheeler, una stereotipata (e tristemente vera) coppia della middle class newyorkese degli anni '60, che coltiva un'esistenza apparentemente felice... Ma in realtà costruita su menzogne, incomprensioni, tradimenti semi-confessati e tanta, tanta ipocrisia. Una coppia che porta avanti la sua routine perchè le conviene, perchè non può fare altrimenti, una coppia come tante nella realtà. E' questo Revolutionary Road: uno specchio della realtà, amaro da accettare ma apprezzabile in un mondo in cui è spesso il lieto fine saturo d'ipocrisia a farla da padrone. E invece qui il lieto fine non c'è, anzi, gli eventi precipitano follemente, in maniera in fondo prevedibile e si arriva all'ultima pagina malinconici ma riflessivi, consapevoli del fatto che in Frank e April c'è tanto di tanti di noi. In conlusione un ottimo romanzo, spietato come la vita. E un inchino a Yates, il cui occhio lucido e critico nei confronti della società e la cui capacità di analizzare in maniera quasi fisiologica i pensieri, i sentimenti, le emozioni dei protagonisti (nonchè le loro propensioni e i loro vizi) mi hanno ricordato i grandi capolavori dei naturalisti francesi.

Revolutionary roadDi a. marco-14 luglio 2011

Per la serie, tanto rumore (troppo) per nulla. Davvero sopravvalutato. Negli anni Cinquanta in America di scrittori come Yates ce n'erano a decine. Erano autori di best seller di qualità, bravi artigiani, capaci di costruire una storia avvincente ma non molto originali (in realtà buona parte delle loro tecniche narrative e tematiche venivano direttamente dal romanzo dell'Ottocento, con una spolveratina di primo Novecento). Se vogliamo dire che questo è un romanzo ben confezionato, ok. Se vogliamo dire che è un ritratto dell'America anni 50, è vero, ma ce ne sono di molto più interessanti e profondi. Se vogliamo gabellarlo per chissà quale capolavoro della letteratura statunitense, siamo sulla strada sbagliata. Il gran parlare di questo romanzo dipende dal fatto che ne hanno tratto un film, che è stato elogiato da un altro scrittore americano di maggiore levatura, e soprattutto dal fatto che oggi si legge poco, per cui si tende a pensare che un prodotto di buon artigianato sia un'opera straordinaria... Cosa che non è. Ha fatto bene un altro recensore a citare Fitzgerald; se questo è un grande scrittore, Fitzgerald chi è? Il messia?