Revolution. Storia del White album dei Beatles di David Quantick edito da Il Saggiatore

Revolution. Storia del White album dei Beatles

Traduttore:
Formenton P.
Data di Pubblicazione:
7 dicembre 2006
EAN:

9788842811961

ISBN:

8842811963

Pagine:
189
Formato:
brossura
Argomento:
Singoli compositori, musicisti, band e gruppi musicali
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Descrizione Revolution. Storia del White album dei Beatles

L'anno era il 1968: i componenti del più importante gruppo pop del mondo stavano insieme da dieci anni. Avrebbero resistito ancora per meno di due, preferendo in seguito dedicarsi a nuove esperienze creative da esprimersi individualmente. Unico album doppio dei Beatles, l'album bianco fu realizzato in sessioni di registrazione separate, tra insofferenze e malumori, eppure il risultato è un'ulteriore, straordinaria dimostrazione del genio dei quattro musicisti. Costruito su basi di assoluta libertà artistica ma con un solido telaio rock'n'roll, l'album bianco è insieme sinistro e divertente, d'avanguardia e tradizionale, sognante e aspro. Il libro ne analizza le canzoni, ne racconta i retroscena, ripercorre la vita dei suoi artefici e delle loro compagne (rendendo giustizia a Yoko Ono). Ma rivisita anche gli eventi storici cruciali, il clima culturale e il fecondo panorama musicale sul finire degli anni sessanta, non disdegnando di spiegare come fu possibile che un capolavoro musicale divenisse fonte di ispirazione per lo psicotico omicida Charles Manson. Il White Album non è il disco più bello dei Beatles. E non è neanche quello più sperimentale. Non ha stabilito alcun record di permanenza nelle classifiche, né ha avuto una particolare influenza sulla musica che è venuta dopo. Eppure, a quasi quarant'anni di distanza, rimane un disco unico. Di più: irripetibile. Nel 1968, al momento della registrazione, i Fab Four erano nel pieno della maturità creativa, ed erano gli uomini più famosi e amati del pianeta. Mai nella storia, né prima né dopo, una band musicale ebbe una maggiore notorietà e influenza. Nessuno, come fece John Lennon nel 1968, ha mai potuto dichiarare al mondo di essere più famoso di Gesù Cristo ed essere preso sul serio. Nel White Album si trova tutto questo.Se la musica stava prendendo direzioni diverse – i Pink Floyd di Syd Barrett si erano impossessati della psichedelia, stavano nascendo i Led Zeppelin e il rock duro che avrebbe dominato gli anni settanta – i Beatles, semplicemente, decisero di prendere tutto il pop e farlo proprio. Dallo ska di “Ob-La-Di, Ob-La-Da” al collage d'avanguardia di “Revolution 9”, dal nonsense anni venti di “Honey Pie” al protometal di “Helter Skelter”, il White Album contempla l'intero panorama della musica contemporanea. È questo il dono fatto dai Beatles: l'aver liberato milioni di band, di critici e di ascoltatori dalla tirannia del genere, dalla ristretta attitudine mentale che dice "questo è soul e quest'altro è rock", l'aver mostrato al mondo che la musica pop era anche contaminazione ed eclettismo. Ma si è trattato di un regalo avvelenato: qualsiasi band abbia creduto per un attimo di poter ripetere quello che erano i Beatles nel 1968 è andata a sbattere contro un muro. Revolution racconta una delle storie più affascinanti della musica. Attraverso le vicende personali di John, Paul, George e Ringo, i loro amori e gli incontri con personaggi fondamentali per la loro carriera, ripercorre gli eventi di un anno decisivo non solo per la musica, e testimonia la nascita di un capolavoro.

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