Il resto è rumore. Ascoltando il XX secolo
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Tascabili. Saggi
- Traduttore:
- Silvestri A.
- Data di Pubblicazione:
- 8 Giugno 2011
- EAN:
9788845267338
- ISBN:
8845267334
- Pagine:
- 892
- Formato:
- brossura
Descrizione Il resto è rumore. Ascoltando il XX secolo
Ricostruendo momenti cruciali e opere-simbolo, "Il resto è rumore" conduce il lettore nel labirinto della musica del Ventesimo secolo, e allo stesso tempo rilegge la Storia attraverso il succedersi delle avanguardie musicali, dalla Vienna di inizio Novecento con Mahler e Strauss all'arte bolscevica di Sostakovic, dalla musica atonale e dodecafonica nella Berlino anni Venti fino a Messiaen e Ligeti. L'autore non si sofferma solo sulle figure dei musicisti, ma anche sui dittatori, i mecenati miliardari e i dirigenti che tentarono di controllare la musica che veniva composta; gli intellettuali che si sforzarono di porsi come giudici in fatto di stile; gli scrittori, pittori, ballerini e registi che accompagnarono i compositori sui sentieri solitari della ricerca; il pubblico che osannò, vituperò o ignorò quanto i compositori proponevano; le tecnologie che cambiarono il modo di realizzare e ascoltare musica; e le rivoluzioni, le guerre calde e fredde, i flussi migratori e le profonde trasformazioni sociali che rimodellarono il contesto in cui si svolgeva l'attività musicale.
Recensioni degli utenti
Uno dei più bei saggi di argomento musicale -24 Maggio 2012
Pregevole studio sulla musica del ventesimo secolo e le sue relazioni con la politica e la cultura. Gli unici due appunti che si possono fare all'autore sono quelli di esagerare nel politicamente corretto e di professare piuttosto intensamente il culto di Franklin Delano Roosevelt. Un saggio che comunque dovrebbe esserci nella biblioteca di un melomane. Pollice in giù per la casa editrice: purtroppo il volume è scandalosamente pieno di refusi.
La musica nel ventesimo secolo-7 Febbraio 2012
Da Mahler ai Velvet Underground, attraverso Stravinskij, Cage e Stockhausen, è un libro da tenere in biblioteca, per poterlo consultare prima di ogni concerto. Si tratta infatti un testo che affronta in maniera ampia ed esauriente la musica del ventesimo secolo, che se da una parte presenta con qualche tecnicismo di difficile comprensione ai non addetti, nel complesso è interessante ed istruttivo. Unico appunto, il gran numero di refusi nel testo.