La repubblica dell'immaginazione

Esiste un luogo parallelo a quello reale e Azar Nafisi lo definisce la Repubblica dell’immaginazione. L’autrice iraniana, da anni in esilio a Washington, dopo il successo mondiale di Leggere Lolita a Teheran, ci porta in un mondo dove sono l’arte, la curiosità, la tenerezza, la gentilezza e l’estasi a dettare legge. La lontananza dal suo Paese, dalla sua casa pesano alla scrittrice di Teheran che in questo suo ultimo libro racconta di una voce forte e prepotente, quella del regime, che è riuscita a coprire tutte le altre voci. Esiste però ancora uno spiraglio, uno squarcio che è la Repubblica dell’Immaginazione dove vive il vero Iran e dove pullulano le parole di tutti gli esuli che non si sono lasciati zittire. Per entrare in questo mondo parallelo la chiave d’accesso è la curiosità, il bisogno incessante di sapere, la voglia di lasciarsi alle spalle la banalità della vita quotidiana che non viene mai messa in discussione ed è al riparo nelle sue abitudini e nelle sue aspettative già stabilite. In questa Repubblica dell’immaginazione Azar Nafisi invita tutti a nascondersi e a rifugiarsi alla ricerca del vero Iran, perché l’altro, quello autoritario, non esiste più né per lei né per tutti i liberi pensatori. In un turbinio di idee, di riferimenti continui e costanti alla letteratura occidentale, ai circoli letterari proibiti già protagonisti di Leggere Lolita a Teheran, la Repubblica dell’immaginazione profila un modo per sfuggire alle brutture del regime e per continuare a sognare, nonostante tutto.