La regina degli scacchi di Walter Tevis edito da Minimum Fax

La regina degli scacchi

Editore:

Minimum Fax

Traduttore:
Cecchi A.
Data di Pubblicazione:
9 luglio 2007
EAN:

9788875211318

ISBN:

8875211310

Pagine:
377
Formato:
brossura
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Trama La regina degli scacchi

A otto anni, Beth Harmon sembra destinata a un'esistenza squallida come l'orfanotrofio in cui è rinchiusa: sola, timida, bruttina, dipendente dai farmaci, terrorizzata da un mondo che non capisce e che non fa nulla per capirla. Finché un giorno si trova davanti una scacchiera. Gli scacchi diventano per lei non soltanto un sollievo, ma anche una speranza: schemi di gioco come la Difesa Siciliana e il Gambetto di Donna ("The Queen's Gambit" è proprio il titolo originale di questo romanzo) sono le armi con cui comincia a farsi prodigiosamente strada nei tornei e nella vita. Ma se da una parte la sua precoce ascesa all'olimpo scacchistico la porta ad affrontare, a soli diciassette anni, il campione mondiale, la maestria di giocatrice non basta a liberarla dalla paura, dalla solitudine e dalle tendenze autodistruttive. Un ritratto femminile, una storia che vibra di suspense, un atto d'amore verso il gioco più nobile e spietato: "La regina degli scacchi" è l'ultimo romanzo di uno scrittore che è riuscito a narrare come pochi altri l'alienazione, la speranza e il riscatto.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

Assolutamente appassionante Di g. marco-28 aprile 2012

E' un romanzo che mi ha avvinto: finché non ho letto l'ultima pagina non me ne sono riuscito a staccare e, una volta che l'ho terminato, sono andata indietro a rileggere pezzi che mi avevano particolarmente sorpreso. E' un libro in cui sono descritte infinite partite a scacchi ed io non capisco niente di scacchi, ma poco importa! E' la storia di Beth che è stata costretta a maturare prima del tempo, importa della passione che la divora, importa del genio, del talento e della abilità, ma anche della dipendenza, la solitudine e il cinismo. Importa che è scritto veramente semplicemente e leggerlo è un piacere.

La regina degli scacchiDi V. Maria-9 febbraio 2012

Se devo essere sincera mi aspettavo di più. Un libro che scorre abbastanza rapido, soprattutto la prima parte molto più interessante, con il rapporto tra la protagonista e la madre e i primi tornei. Poi tutto comincia a ripetersi e i dettagli scacchistici prendono il sopravvento annoiando. E' come se ad un certo punto la storia fosse finita, ma l'autore avesse continuato a scrivere.

La regina degli scacchiDi B. Gino-14 luglio 2011

Dopo "La difesa di luzin" è certamente il miglior ormanzo sugli scacchi di sempre. Che non solo ha tiro e coinvolge, ma è molto più profondo di quel che sembra. Il fatto è che gli scacchi sono la vita con le sue lotte, l'arte con le sue prove, la politica con le sue strategie. La ragazza va a giocare in Russia contro i russi: è solo questione di scacchi? O non piuttosto politica? Guerra fredda? Superpotenze che non possono prendersi a bombe atomiche e si confrontano simbolicamente (basti pensare a cos'era lo sport in quegli anni, con l'eterna gara alle Olimpiadi a chi prendeva più medaglie... ) . Insomma, è un piatto ricco, e vi raccomando di ficcarvici...

Come in una partitaDi d. nicola-3 febbraio 2011

Finalmente un romanzo che utilizza gli scacchi in modo appropriato e non come mero specchietto per le allodole da copertina; non è di sicuro un capolavoro ma mentre lo leggi capisci che ogni scelta e ogni tema hanno un suo perché, proprio come le mosse sulla scacchiera.