Il re

Ho riletto questo libro dopo tanti anni dalla sua uscita: l'ho trovato ancor più bello, più ricco e valido che alla prima lettura. Intramontabile. Nel campo di Changi a Singapore, si affollano molte migliaia di prigionieri inglesi, australiani, americani (pochi) , detenuti dagli occupanti giapponesi e da guardie coreane, sottomesse a questi. Nei mesi drammatici che precedono la caduta delle bombe atomiche e la resa del Giappone, nel 1945, la vita sembra immobile, ma Changi è un fermento di vicende, di traffici, di truffe, crimini e atti generosi. Su tutti domina la figura del Re, americano intraprendente, che ha in mano le fila più importanti di tutti gli affari, ma vi sono altre figure grandiose. Ancora una volta, Clavell si rivela fine conoscitore della mentalità asiatica, ma si dovrebbe dire della natura umana in generale: tanti uomini, alleati in teoria, in pratica condizionati dai loro pregiudizi, spesso antepongono le inimicizie dovute alla diversa cittadinanza o estrazione sociale, a quella solidarietà che forse ci si immagina dovessero provare. Un libro che dice tanto, ma fa pensare ancor di più. Una vicenda intricata, che richiede una pazienza "orientale". Bravissimo Clavell.