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Rarissime celesti eccezioni-1 novembre 2010
Tre racconti sull’amore in tre registri lessicali molto differenti l’uno dall’altro. Il primo, a toni medi, narra di un nuotatore master (categoria alla quale curiosamente appartengo) il quale diventa un ometto alla tenera età di trentacinque anni diventando campione italiano e trovando contemporaneamente l’amore con una collega nuotatrice. Il secondo, a toni enfatici, parla dell’amore perduto di un guerriero medievale bisex che piange errante la morte dell’amico in battaglia e alla fine si tromba la vedova castellana. Il terzo, in linguaggio da strada, è il diario via e-mail/sms dell’amore di un trans per un suo cliente, non si sa se immaginario o meno. Comunissime terrestri ordinarietà, in stile didascalico ridondante. L’autore è un docente di Geografia Umana all’Università di Milano, e il suo è un corso di laurea che non frequenterò mai.