Le ragioni di un decennio. 1969-1979. Militanza, violenza, sconfitta, memoria di Giovanni De Luna edito da Feltrinelli

Le ragioni di un decennio. 1969-1979. Militanza, violenza, sconfitta, memoria

Editore:

Feltrinelli

Data di Pubblicazione:
10 marzo 2011
EAN:

9788807722820

ISBN:

8807722828

Pagine:
272
Formato:
brossura
Argomenti:
Terrorismo, lotta armata, Storia d'Italia
Acquistabile con la

Descrizione Le ragioni di un decennio. 1969-1979. Militanza, violenza, sconfitta, memoria

"Anni di piombo". Con questa espressione un po' spettrale si è creduto - e tuttora spesso si crede - di poter riassumere un intero decennio della nostra storia, quello che va dalla strage di Piazza Fontana del dicembre 1969 al "riflusso" degli anni ottanta. Eppure sotto quella coltre di piombo restano ancora seppellite le tracce e le storie di troppi protagonisti, in primo luogo le vittime innocenti ma non inconsapevoli di una violenza che le ha travolte insieme ai movimenti e alle idee alle quali avevano deciso di dedicare la propria vita. È un passato che in Italia non riesce ancora a passare, ma su cui non si riesce a costruire una memoria pubblica condivisa. Non si tratta di difendere il decennio dai suoi detrattori. Piuttosto, il tentativo è quello di smontarlo, di sottrarlo a immagini troppo univoche. Solo così possono riemergere le coordinate di uno straordinario impegno politico e i contorni di una militanza dai tratti profondamente originali, solo così riesce a rivivere uno "spirito del tempo" fatto non solo di violenza, ma di canzoni, film, intrecci della memoria e rapporto con la Storia. Un saggio sul passato recente che si fa riflessione sulle dinamiche profonde del nostro presente.

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4 di 5 su 1 recensione

Le ragioni di un decennio.Di R. Pasqualina-27 settembre 2011

A un attenta analisi si nota come il libro consti di due parti nettamente separate tra loro: la prima coincide con tutta la prima parte ed è la ricostruzione del decennio dei Settanta del XX secolo. Pur partendo da una premessa condivisibile - infrangere l'etichetta che tutto classifica sotto "anni di piombo" - la ricostruzione non convince del tutto. C'è troppa Lotta Continua - per dirla con una battuta. La seconda parte - che comincia con la svolta del decennio successivo, quello della sconfitta e del "grande freddo" - è molto più interessante. Un po' alla volta l'obiettivo di de Luna si sposta verso la problematica - come dice il tiolo di un capitolo - della "memoria" e dell'"oblio". In questo senso non si pongonoo soltanto problemi di carattere generale per ogni consesso umano (il perdono, la riconciliazione, la giustizia, il senso della esperienza individuale e del suo destino, ecc. ) , ma anche la valutazione di altri periodi storici, come per esempio quello degli anni Trenta (cfr. Tutta le lettura di Paul Nizan e delle sue opere più famose) o quello della Seconda Guerra Mondiale. Alla fine, ci si interroga sul presente, osservandolo con gli occhi di 40 anni fa e non sfuggendo a quel horror vacui di chi scopre il mondo di oggi irriconoscibile rispetto alle categorie in cui aveva creduto e si era formato da giovane - il che vale per gli apologeti del nostro tempo nonché per coloro che vi si oppongono (i no global) . De Luna si ferma un attimo prima, ma a chi legge non può non tornare in mente il tragico epilogo di un film che aveva già anticipato quel che sarebbe successo dopo a noi che eravamo giovani negli anni Settanta. Dico: "San Michele aveva un gallo". Non credo esista in dvd, ma consiglio chi leggerà la mia nota di andarselo a vedere. I fratelli Taviani - all'inizio di quello stesso decennio - avevano profetizzato quel che ci sarebbe stato da attendere dalla storia per noi che vi saremmo sopravvissuti.