La ragione degli edifici. La scuola di Milano e oltre
- Editore:
Marinotti
- Collana:
- Il pensiero dell'architettura
- Data di Pubblicazione:
- 16 settembre 2010
- EAN:
9788882731144
- ISBN:
8882731146
- Pagine:
- 156
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Teoria dell'architettura
Descrizione La ragione degli edifici. La scuola di Milano e oltre
Questo libro è formato da tre parti. Una prima in cui si vuole mettere in evidenza la contraddizione, che è stata al fondo del dibattito teorico nel Novecento, fra complessità e semplificazione come matrici del pensiero sull architettura. Questa contraddizione è risolvibile solo adottando un principio: quello della ricerca della ragione di tutte le cose, in architettura della ragione degli edifici. Una seconda parte che affronta il lavoro di alcuni protagonisti dell'architettura italiana del Novecento che hanno posto alla base del loro progetto tale ricerca. Si tratta di alcuni architetti, Albini, Gardella, Rogers, Asnago e Vender, Rossi, Grassi e, insieme a loro, Libera, l'architetto romano più vicino ai milanesi, che insieme ad altri costituiscono una scuola di pensiero ben riconoscibile: la Scuola di Milano. Una scuola che fonda i suoi principi nell'illuminismo, una scuola che trae alimento dai filosofi vicini ad Antonio Ranfi e che ha una sua continuità nel tempo. Una scuola contesa da Milano e da Venezia, città dove questi architetti hanno insegnato. Infine una terza parte che introduce la nozione di realtà come spettacolo non solo da conoscere, come vorrebbe un razionalismo convenzionale, ma da mettere in scena con le forme dell'architettura. E stato Aldo Rossi a indicarci questa strada, insieme a tutti gli artisti che ha riportato fra noi, per la sua e la nostra consolazione.
Recensioni degli utenti
Parole di architettura-19 febbraio 2011
Il libro ripercorre i progetti di alcuni tra i più rappresentativi architetti del "razionalismo" italiano: Albini, Gardella, Libera... Non limitandosi a un'asciutta critica ma valutandone le peculiarità e i caratteri distintivi. Un bel libro che pone un significativo input alla riconquista del guardare in modo meno superficiale ad un manufatto architettonico.