Il ragazzo con il violino

La storia di Milos, cresciuto come uno zingaro senza però essere tale, è in sé molto ben narrata ed è ricca di personaggi e fatti che entrano nell'immaginazione del lettore con una notevole plasticità. Purtroppo il romanzo ha un finale, a modo suo coerente, che però andava forse integrato. Una buona lettura per ragazzi. Le pagine dedicate alla musica sono molto suggestive, nel senso che Milos apprende a suonare non solo il violino, ma anche il patrimonio di melodie dell'etnia zingara, però dentro di sé ha altre melodie che lo riconducono al mondo da cui proviene. Come fenomeno, non è infondato, ma una certa irrisolutezza si avverte ancor più in queste pagine. Un vero peccato, il libro è fondamentalmente ben impostato, a parte queste imperfezioni.

Si tratta di un romanzo molto interessante e significativo, che consiglio ad un pubblico adolescenziale... Questo ragazzo fa parte di una comunità Rom e si trova a dover affrontare alcune difficoltà... Si evidenziano gli usi, i costumi, le tradizioni di questa etnia che sembra distante dalla nostra, ma talvolta si avvicina in pensieri e gesti: )