Un ragazzo

Credo che molti lettori si ritroveranno nel punto di vista del bambino, Marcus. E tutti noi affamati di libri siamo stati, in tenera età, dei Marcus: sempre un po' strambi, persi tra le pagine anche quando eravamo a scuola, incompresi da compagni con diverse sensibilità. Anche qui Hornby descrive con mano leggera situazioni drammatiche eppure vicine a tutti. E ci riporta ai tempi in cui un paio di scarpe firmate ti cambiavano la vita.

Uno spaccato indimenticabile di vita quotidiana. Credo che ognuno di noi adulti veda se stesso adolescente con gli occhi con cui Will guarda Marcus. Tutti vorremmo tornare indietro alla nostra adolescenza per cancellare le gaffes, gli imbarazzi, i problemi che allora sembravano enormi sotto la lente dell'insicurezza. E tutti noi affamati di libri siamo stati, in tenera età, dei Marcus: sempre un po' strambi, persi tra le pagine anche quando eravamo a scuola, incompresi da compagni con diverse sensibilità. Anche qui Hornby descrive con mano leggera situazioni drammatiche eppure vicine a tutti. E ci riporta ai tempi in cui un paio di scarpe firmate ti cambiavano la vita.

Ho letto questo libro durante un viaggio in treno verso Milano. Un ottimo romanzo, cupo ed entusiasmante, ricco di eventi inquietanti e personaggi singolari. L'ho trovato bellissimo. Una storia toccante intrinsa del miglior humor inglese. Lo consiglio a tutti.

Questo è il primo romanzo dello scanzonato scrittore che ho letto e mi è rimasto nel cuore. Racconta la storia di un "uomo" single che non fa niente nella vita e non riesce a dare un senso a niente, tutto gli scorre a fianco fino al giorno in cui conosce un ragazzino che entrerà nella sua casa cambiando e dando un senso alla sua vita. Consigliatissimo a tutti, specialmente agli uomini.

Un adulto che si comporta come un ragazzino è costretto a stringere una strana alleanza con un ragazzino che si comporta come un adulto. Questo è il succo, ma detta così è da disonesti, perché il bello di questo libro non sta nella storia (perlomeno non solo) , ma nello stile di Hornby, che fa ridere e commuovere, nella formidabile caratterizzazione dei personaggi ognuno con i propri pregi e difetti, nella delicatezza con cui si parla di sentimenti di un ragazzo che cresce, di una mamma depressa, di un fancazzista che ha paura di farsi coinvolgere.

I due protagonisti si scambiano ripetutamente i riflettori del palcoscenico in maniera quasi complementare. Ma quale dei due è veramente il ragazzo del titolo?