Ragazzi di vita di P. Paolo Pasolini edito da Garzanti Libri

Ragazzi di vita

Data di Pubblicazione:
26 marzo 2009
EAN:

9788811697077

ISBN:

8811697077

Pagine:
254
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Ragazzi di vita

Il romanzo, che valse a Pasolini un processo per pornografia e il ruolo di provocatore della società perbenista, racconta la giornata di un gruppo di giovanissimi sottoproletari romani. Mossi da esigenze primordiali (la fame, la paura, la ricerca di solidarietà), i "ragazzi di vita" sciamano dalle borgate della Roma anni Cinquanta verso il centro, in un itinerario picaresco fatto di molteplici incontri, di eventi comici, tragici, grotteschi. I giovani alternano una violenza gratuita a una generosità patetica, compiendo una sorta di rito iniziatico in una Roma contradditoria. Con la prefazione di Vincenzo Carami.

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4 di 5 su 8 recensioni

Uno spaccato di RomaDi L. Valerio-23 maggio 2012

In Ragazzi di Vita Pier Paolo Pasolini, riesce a fare una foto perfetta della Roma del secondo dopoguerra, vista dagli occhi degli adolescenti del tempo. Leggendo il Libro, con protagonisti per lo più ragazzi di borgata, si riesce a sentire e percepire quel senso di sporcizia, di malessere, della vita tra le viette buie di Roma. Un libro duro, fortemente realista che secondo me andrebbe letto perchè inquadra bene la vita del tempo.

Uno spaccato della "borgata" romanaDi R. Maria Pia-27 marzo 2012

E' un romanzo molto forte, l'autore utilizza una scrittura particolare perchè si basa anche sul dialetto romano per rendere ancora più realistici gli episodi che si rincorrono nel testo. Il romanzo è una descrizione della miseria in cui vivono i ragazzi romani protagonisti del romanzo, ma accanto alla miseria che rappresenta lo sfondo su cui si svolgono le scene di vita quotidiana, sono narrati episodi in cui emergono due valori importanti: la solidarietà e la vera amicizia.

Un ritratto autentico Di l. diego-1 ottobre 2011

Forse ci voleva un non-romano per centrare in pieno la Roma dell'epoca. Uno che ci fosse arrivato "dopo" e che avesse amato la città e la sua gente per confronto e non solo in senso assoluto. E' un pò come quelli che non sono mai saliti a vedersi i tetti dal cupolone perchè "tanto ci sono nati e prima o poi ci andranno, perchè quella è roba da turisti". Così Pasolini ci parla di Roma, e attraverso di essa della società dell'epoca, attraverso gli occhi di un figlio adottivo che ne ha saputo apprezzare l'unicità. Vengono fuori descrizioni particolarissime, mai più ripetute da nessuno, di luoghi, di facce, di dolori e di piaceri. E' un pulsare continuo di passioni, di indecenza, di salute, di ingordigia psicologica ancor prima che fisica, di sesso e sporcizia come parte irrinunciabile della storia di ogni persona. E' un'umanità vera, palpitante, onesta, lontana dai libri e dalla consapevolezza di sè. La morte come possibilità strettamente legata alla vita. La vita come possibilità e basta. Le strade percorse di notte, i tramonti sulla città, gli stormi di uccelli che nei pomeriggi arancioni, ancora oggi, roteano nei cieli della capitale a comporre geometrie imprevedibili, la puzza dei marciapiede. Altra particolarità, l'idioma popolare puntualmente adoperato nei racconti, con tanto di didascalie sul retro, frutto della collaborazione più unica che rara con il regista Sergio Citti, idioma senza il quale quasi niente, del libro, sarebbe vero, o solo reale. La domanda rimane: perchè quest'opera non è un testo scolastico?

Ragazzi di vitaDi D. ivan-25 febbraio 2011

Mi dispiace, veramente. Per quanto mi sforzi, a quest'opera non riesco a dare più di 2. Io capisco tutto: il suo genio, il realismo, la verità. Tutto. Ma questo genere di libri non li ho mai mandati giù e continuo a non saperlo fare. O forse in verità non capisco. Non mi piacciono, è così semplice. Non riesco a leggerli, ad andare avanti. Faccio fatica a finirli, proprio fatica. Penso sia un sacrilegio, 2 stelline a Pasolini. Sono stata combattuta a metterne 3, ma poi non sono proprio riuscita.

Ragazzi di vitaDi C. Lisa-11 febbraio 2011

Pasolini con questo romanzo ci porta nella drammatica vita dei ragazzi delle povere borgate romane e ne segue le vicissitudine quotidiane alla ricerca di cibo, soldi e amore. Con un realismo folgorante i personaggi quasi si sentono e si toccano, sono ragazzi drammaticamente veri quelli che lui descrive, pronti a tutto pur di sopravvivere e vivere.

Un Pasolini indimenticabileDi S. Andrea-9 dicembre 2010

La società del proletariato di periferia secondo Pier Paolo Pasolini, con i suoi disadattati, le sua disonestà, la sessualità ostentata. In queste condizioni, la gioventù è marginalista, abbrutita, figlia e complice di un decadimento morale da cui è difficile uscire. Un mondo che Pasolini guarda con attento spirito analitico e appassionata partecipazione.