La ragazza dai capelli strani. Con un nuovo racconto inedito di David Foster Wallace edito da Minimum Fax

La ragazza dai capelli strani. Con un nuovo racconto inedito

Editore:

Minimum Fax

Collana:
I Quindici
A cura di:
M. Testa
Data di Pubblicazione:
13 ottobre 2008
EAN:

9788875211912

ISBN:

8875211914

Pagine:
339
Formato:
rilegato
Argomento:
Racconti
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama La ragazza dai capelli strani. Con un nuovo racconto inedito

Quando fu pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti, nel 1989, questa raccolta di racconti confermò David Foster Wallace (all'epoca già autore di un inconsueto romanzo, "La scopa del sistema") come astro nascente della nuova narrativa americana: uno di quei rari talenti che, come dichiara la scrittrice Zadie Smith, è magistralmente in grado di "unire testa, cuore e viscere" nella sua scrittura. Dagli anni Sessanta di Lyndon Johnson al jazz patinato di Keith Jarrett al talk show dissacratorio di David Letterman, dai quiz televisivi ai ranch dell'Oklahoma, dagli yuppies ai punk, dai giovani matematici di Harvard ai proletari della provincia depressa, nelle sue storie "Wallace descrive e commenta l'intera cultura americana (e soprattutto le nevrosi, le ossessioni, le passioni, il disagio emotivo di tutto l'Occidente contemporaneo) con un'acutezza e un vigore avanguardistico che a distanza di vent'anni mantengono inalterata la potenza di questo libro". Il volume contiene un racconto inedito dal titolo "Brave persone" uscito nel febbraio 2007 sul "New Yorker".

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 7 recensioni

Irrinunciabile Di L. Michele-14 maggio 2012

Primo volume di Wallace che leggo. Racconti molto isporati, alcuni veri capolavori (il mio favorito è "Dire mai") . Avevo dei pregiudizi su Wallace, avevo iniziato qualcosa di suo ma lo avevo abbandonato. Poi ho riprovato e devo ammettere che questi racconti sono veramente belli. Stile molto originale, personaggi veri, racconta la difformità e le molteplicità delle esistenze quasi con commozione. Mi riprometto di leggere qualcos'altro di suo.

La ragazzaDi C. Adele-5 marzo 2012

Non imperdibile, secondo me. Alcuni racconti mi sono piaciuti più di altri, ma nel complesso non mi ha spiazzato nè folgorata. La raccolta è un banco di prova con tanti esperimenti, dove comunque cominciano ad emergere i grandi temi di Foster Wallace. Complessivamente bello, ma non eccezionale.

La ragazza dai capelli straniDi M. Luigi-9 agosto 2011

Dopo aver letto Infinite Jest potrei dire che lal ettura di questi racconti sia quasi rilassante, il linguaggio di DFW è variegato e pirotecnico (tanto per ribadire lo stesso concetto) e a volte pare fondersi in un tutt'uno col personaggio; Wallace riesce a far parlare Lady Bird Johnson (la first lady di Lyndon B. Johnson) con la stessa credibilità con la quale fa parlare dei ragazzi tossici. Alcuni racconti mi sono piaciuti più di altri, in particolare quello che dà il titolo alla raccolta, Lyndon e La mia apparizione. Negli ultimi due è interessante osservare come DFW mescoli personaggi reali e fittizi in un unico calderone senza mostrare sbavature. Lyndon Johnson viene ricostruito con le lenti colorate dello scrittore, inserendogli al fianco un personaggio inventato di sana pianta, un collaboratore del suo ufficio con un matrimonio di comodo e una relazione omosessuale (siamo nei primi anni '60, Johnson era il vicepresidente di Kennedy e gli successe dopo l'assassinio di Dallas). Interessante la ricostruzione storica e biografica, ancor più interessante il personaggio della moglie, Lady Bird Johnson appunto, una donna molto particolare, fuori dal comune e di grande spessore. La mia apparizione è invece ambientato nel David Letterman Show, uno spettacolo trasmesso dalla CBS (una volta dalla NBC) e tradotto e diffuso da Sky qui in Italia. Un classico talk show americano con le celebrities e i monologhi del conduttore (molti anni fa paragonato al nostro Maurizio Costanzo, ma il paragone è improponibile) su politica, società, gossip. Dopo aver letto Infinite Jest, ovviamente, questa lettura nulla aggiunge e nulla toglie a chi si è fatto una certa idea di DFW e del suo magico, magicissimo mondo. Per chi si accostasse allo scrittore, invece, potrebbe essere un ottimo iniziale sguardo da una prospettiva interessante, anche se forse La scopa del sistema ha una verve più armonica ed organica rispetto al complesso dei nove racconti di questo volume.

La ragazza dai capelli stranDi F. Sergio-11 luglio 2011

E l'ultima raccolta pubblicata in vita dall'autore, che peccato sia morto! Quindi la lettura di questo libro è sicuramente più agevole delle opere più recenti dell'autore. Molto bello anche il racconto inedito, che è un racconto che si colloca molto bene insieme a questa raccolta in quanto è un po' un Wallace prima maniera, racconto con trama lineare e scrittura non troppo cerebrale. Bellissima anche la lettura degli spezzoni di intervista sulla letteratura riportate alla fine del libro, spezzoni in cui Wallace spiega cosa significhi scrivere letteratura che sia vera arte, e devo fargli i miei complimenti perché lui è riuscito perfettamente in quello che si proponeva di fare, e credo che anche questo non sia da tutti. Molto bello nel complesso il ritratto dell'autore che appare dalla lettura complessiva di questo libro, viene proprio da pensare: che peccato non aver conosciuto di persona Wallace, ma non Wallace come autore affermato ed acclamato, ma il Wallace uomo, con cui poter scambiare sensazioni, opinioni, pensieri. Come voto sicuramente un cinque strameritato.

La ragazza dai capelli straniDi E. massimo-31 marzo 2011

Ottimo per cominciare la conoscenza di questo autore. Incredibile la capacità di Wallace di adattare la sua incommensurabile intelligenza a situazioni e personaggi totalmente diversi. Ci sono almeno dieci caratterizzazioni memorabili, alcuni dialoghi di cui non oseresti toccare una virgola, e poi la vecchiaia, la gioventù punk, la gioventù borghese, le generazioni a confronto, la città, la periferia, il talk show... Mi verrebbe da dire che questo è un trattato sul romanzo breve.

I racconti dai versi straniDi F. Annapaola-31 luglio 2010

Un genio è un genio. Fa con le parole quello che vuole, e fa lo scrittore. A questo qui gli mancavano delle rotelle, questo è poco ma sicuro, per me. Zadie Smith ne parla come uno dall'intelligenza generosa...a me pare uno a cui trabocca l'intelligenza, fino a diventare schizofrenia. Qui ho letto tutto. In questo libro, io ho letto tutto. Lo avvicino a Calvino, per come mi ha lasciato inebetito e sfibrato, già al primo round. Mi ha tenuto all'angolo dall'inizio alla fine. Le ho prese da tutte le angolazioni, in tutti i modi: una gragnuola di parole, emozioni, idee, risate, metafore, parafrasi, allitterazioni, concetti, giochi di parole, citazioni, rimandi, sottintesi, sotterfugi, elenchi, paradossi, esempi, storie, storielle, drammi, psicodrammi, commedie, racconti, raccontini, storie. Non sono uscito dall'angolo nemmeno per un attimo, nemmeno quando Wallace sembrava riprendere fiato con un racconto che mi pareva un pò più sgangherato degli altri, o più "ostico". Mi colpiva anche da lontano, anche senza guardarmi. Uno cosi, non poteva che suicidarsi per andare a vedere cosa c'è di nuovo da un'altra parte. Non v'è dubbio.