La ragazza del buio

Chi non ha mai avuto paura del buio? Da bambina, Anna riusciva ad addormentarsi solo guardando le stelle illuminare la notte più profonda. Non sapeva che il buio sarebbe diventato il suo più grande amico. La sua salvezza, la sua speranza, la sua stessa vita. Anna è una ragazza come tante. Ama il cielo azzurro, il vento tra i capelli, il profumo del mare d'inverno. Ama Pete, il ragazzo che ha appena conosciuto. Ma un giorno tutto cambia. Anna sta lavorando come sempre al computer quando improvvisamente sente la sua faccia bruciare di un dolore insostenibile. I vestiti non riescono a proteggerla. La pelle di tutto il suo corpo non sopporta il contatto con un solo raggio di luce. Prima il computer, poi le lampade dell'ufficio, infine il sole. La diagnosi non le lascia scampo: una rara forma di allergia alla luce. Non c'è modo di curarla, Anna può solo lenire il dolore vivendo completamente al buio, isolata nella sua stanza. Eppure, quella che sembra una condanna alla solitudine e all'infelicità diventa l'occasione per una nuova vita. Una vita fatta di colori diversi da quelli che possiamo immaginare. Più vividi, più amati. Una vita fatta delle parole dei libri che ascolta e che disegnano l'oscurità di forme sempre nuove. Una vita piena di amore, quello per Pete, l'uomo che ha deciso di rimanere accanto a lei. L'uomo che la ama di un amore ogni giorno più forte, nonostante le difficoltà. Perché il loro abbraccio può illuminare anche la più buia delle notti. Anna Lyndsey sembra una donna come tante, ma la sua è una storia straordinaria che l’ha portata a scrivere La ragazza del buio. Anna vive tutta la sua esistenza in una stanza che è la sua prigione e la sua liberazione. Ora ha quarantatre anni e fino a dieci anni fa ha condotto una vita assolutamente normale, si è laureata, lavorava, e nel tempo libero andava con l’attuale marito Pete a concerti, teatri, ristoranti fino a quando il mondo le crolla addosso. Improvvisamente il viso comincia a bruciarle insistentemente, il dolore è insopportabile, ma ancora di più lo è il verdetto finale: Anna soffre di una rara patologia che non le permette di stare alla luce del sole, ma nemmeno davanti ad una tastiera illuminata del computer, o davanti alla televisione perché l’effetto sulla sua pelle è brutale, terribile e la sottopone ad un vero e proprio inferno. Anna soffre di una ipersensibilità alla luce e così deve stare sempre al buio, non può mai uscire di casa, tranne subito dopo il tramonto o poco prima dell’alba quando il sole è molto fioco, ma non sono accese le luci della città. Questa donna vive la sua vita in una permanente eclisse solare, prigioniera della sua stessa malattia. La ragazza del buio è il racconto di questa straordinaria esistenza, raccontata con drammatica realtà, ma anche con ironia.