Trama Di questo mondo e degli altri
Le "cronache" sono racconti, racconti fantastici, meditazioni, cronache appunto, di avvenimenti quotidiani. Sono il "vivaio" dell'opera a venire: non per caso Saramago andrà spesso ripetendo: "Là dentro c'è già tutto". E infatti si trovano la statua con gli occhi scavati; il bambino che dipinge la neve; i nonni analfabeti e pastori di porci; la Rivoluzione dei Garofani; l'impacciata foto dei genitori; lui stesso bambino scalzo; la nebbia del mattino; i contadini; il "mare portoghese"; l'arrotino; le persone che poi diventeranno i suoi stessi personaggi... e, naturalmente, Lisbona e il Portogallo.
Recensioni degli utenti
Di questo mondo e degli altri-4 agosto 2011
Appartiene alla sua produzione minore, quella della tarda maturità, ma quando Saramago scrive muove parole importanti, con sapienza e modestia, e realizza costruzioni che spesso lasciano una piccola sincope nel respiro del lettore. Qui c'è in aggiunta il privilegio dello sguardo minore, quotidiano, fin quasi banale: poi questo orefice delle parole abbandona distrattamente gioielli di poesia come fosse la cosa più semplice e naturale del mondo.
Saramago non si smentisce mai!-7 ottobre 2010
Eh...Saramago è un grande scrittore, è stato un Premio Nobel, ma anche se non lo fosse stato per me è uno scrittore indimenticabile!Si perchè un grande scrittore forse come succede in amore si vede dalle piccole cose. E questo libro parla di piccole cose, eppure è un grande libro. Leggetelo!Leggetelo!Leggetelo e poi mi saprete dire se non avevo ragione...