Questa turba infame a comun danno unita. Delinquenti, marginali, magistrati nel mantovano asburgico (1750-1800)
- Editore:
Franco Angeli
- Collana:
- Storia-Studi e ricerche
- Data di Pubblicazione:
- 14 aprile 2016
- EAN:
9788820484873
- ISBN:
8820484870
- Pagine:
- 224
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Storia del diritto, Storia d'Italia
Descrizione Questa turba infame a comun danno unita. Delinquenti, marginali, magistrati nel mantovano asburgico (1750-1800)
Seconda metà del Settecento: nei domini della Casa d'Austria il governo mise in atto politiche penali ispirate a esigenze di più sistematico controllo delle popolazioni e finalizzate a prevenire, oltre che a reprimere, i comportamenti sociali devianti. Tale processo s'accompagnò all'abolizione della pena di morte e della tortura giudiziaria e alla nascita della prigione moderna, quando ergastolo e lavori forzati sostituirono la forca e la condanna a remare sulle galere. Di questa fase storica Mantova e il suo antico Ducato offrono un vasto campo di osservazione, grazie a copiose fonti processuali e statistiche, rimaste quasi intonse negli archivi, fino a oggi. Se ne è tratta una storia dei delitti e delle pene, dei giudici e degli inquisiti; una storia della società, sia pure sub specie criminali. Si confermano fenomeni già segnalati in altri contesti: aumentano gli indici di criminalità, la marea di vagabondi e piccoli malviventi, in una congiuntura difficile e in una provincia di frontiera senza grandi risorse. Al contempo vacillano inveterati stereotipi letterari e storiografici sulla giustizia d'Ancien Régime. Quella penale mantovana non fu affatto una giustizia lenta né integralmente iniqua (e non solo per i parametri dell'epoca). La dirigeva, pur con scarsi mezzi, una magistratura complessivamente esperta e scrupolosa. Persino gli sbirri - i malfamati esecutori di giustizia - non sempre appaiono meritevoli della loro cattiva reputazione.