Quello che resta. Un romanzo di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo di Pamela Aidan edito da TEA

Quello che resta. Un romanzo di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo

Editore:

TEA

Traduttore:
Amato B.
Data di Pubblicazione:
13 Maggio 2010
EAN:

9788850220397

ISBN:

8850220391

Pagine:
443
Formato:
brossura
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Trama Quello che resta. Un romanzo di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo

Fitzwilliam Darcy, uno dei più amati eroi romantici della letteratura di tutti i tempi, è sempre stato un enigma persino per i lettori più affezionati di Jane Austen. Ora, con il volume conclusivo della trilogia a lui dedicata, Pamela Aidan ci rivela le più minute e nascoste sfumature del tormentato animo del gentiluomo. Sconvolto dall'inatteso rifiuto di Elizabeth alla sua proposta di matrimonio, Darcy non trova pace: i sentimenti che lo legano a lei non si sono mai assopiti e un incontro casuale con Elizabeth, in visita nel Derbyshire, gli offre un'inattesa opportunità. Nel frattempo, l'acerrimo e odiato nemico Wickham torna a farsi vivo e a infastidirlo, minacciando anche la serenità della sua amata...

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 10 recensioni

Darcy LizzyDi V. Eleonora-14 Gennaio 2014

Ultimo capitolo della trilogia della Aidan. La storia torna ad essere gradita e molto vicina al romanzo di Jane Austen. Darcy ed Elizabeth si incrociano di nuovo, le proposte fioccano e tutti sappiamo come finisce. Lo stile dell'autrice è molto piacevole, chiaro e a volte divertente. È riuscita ad analizzare e caratterizzare con gusto i vari soggetti e i loro pensieri, non è mai andata fuori strada. Il personaggio più gradevole dell'intera trilogia, secondo me, è il valletto. Uno spasso. Adesso vado a rileggere "Orgoglio e Pregiudizio": mi sembra d'obbligo.

Elizabeth BennetDi B. Michela-10 Febbraio 2012

Ultimo volume della trilogia che rievoca i protagonisti di Orgoglio e pregiudizio, Miss Elizabeth Bennet e Mr. Darcy e racconta la loro storia d'amore da un inedito punto di vista maschile. In questo libro dallo stile più moderno, si segue Mr. Darcy nella sua quotidianità di gentiluomo, si partecipa alle sue conversazioni, si ascoltano le sue riflessioni. L'autrice ha saputo ricreare l'atmosfera del tempo, i modi di allora; la storia originale si arricchisce di particolari maschili, cavalli, bevute, politica, ma anche toeletta, panciotti e cravatte. Il risultato è molto diverso dall'originale, ma non stona, semmai permette di ampliare la visione e la conoscenza dell'ambiente delle sorelle Bennet, l'intera trilogia è davvero piacevole!

Deludente? Assolutamente no.Di B. Angela-19 Agosto 2011

Un libro stupendo! L'ho adorato sin da subito. Non è minimamente paragonabile al capolavoro di Jane Austen, Orgoglio e Pregiudizio, ma non per questo è giusto definirlo deludente. La scrittrice riesce a descrivere i luoghi e la situazione politica del tempo in maniera esemplare e poi è divertentissima la scena di Darcy ubriaco. Dovreste leggerlo soltanto per questo!

Si fa que che si può...Di m. ileana-26 Luglio 2011

Se quacuno pretende che questo libro eguagli il capolavoro della Austen, parte già col piede sbagliato; tuttavia è abbastanza curato nella ricreazione degli ambienti e dei tempi e originale è stata l'idea di ripercorrere la saga di Elizabeth e Darcy dal punto di vista di quest'ultimo. Ne appare un uomo più "umano", meno orgoglioso e, a volte, anche fragile (cosa che a noi donne non dispiace). Una lettura scorrevole e piacevole adatta per un periodo di vacanza!

Quello che restaDi S. Nicoletta-21 Luglio 2011

Definire questo libro "deludente" è anche poco: è, sostanzialmente, un ammasso di panzane senza senso. Anzi, lo reputo quasi offensivo nei confronti del capolavoro scritto da Jane Austen: è inconcepibile che Mr. Darcy sia trattato alla stregua di uno smidollato travolto da un amore incommensurabile...

Buon romanzoDi C. Tancredi-22 Aprile 2011

Questo capitolo conclusivo della trilogia della Aidan di "Fitzwillaim Darcy, gentiluomo" merita un giudizio positivo. Come nei due precedenti, l'autrice è molto brava a descrivere l'epoca, lo stile di vita e le usanze. In generale è piuttosto lento, anche perché l'autrice tende a dilungarsi eccessivamente, comunque si legge abbastanza bene e non risulta noioso. È sicuramente un buon romanzo anche se non può assolutamente competere con "Orgoglio e pregiudizio" della Austen.