Quello che non si doveva dire
- Editore:
Rizzoli
- Data di Pubblicazione:
- 11 ottobre 2006
- EAN:
9788817013109
- ISBN:
8817013102
- Pagine:
- 317
- Formato:
- rilegato
- Argomento:
- SOCIETÀ E CULTURA: ARGOMENTI D'INTERESSE GENERALE
Descrizione Quello che non si doveva dire
Quello che non si doveva dire è quello che Enzo Biagi non ha potuto dire in televisione negli ultimi cinque anni, da quando è stato bandito dagli schermi dopo l'"editto bulgaro" di Berlusconi. Questo libro è dunque una sorta di rivincita: un viaggio attraverso i temi dell'attualità che Biagi e Loris Mazzetti avrebbero trattato nella fortunata rubrica "Il fatto". Un incontro con i ragazzi di Locri il giorno dopo l'omicidio di Francesco Fortugno. Un'inchiesta sulla criminalità organizzata che dal Sud ha portato i suoi affari al Nord, mentre la parola "mafia" è sparita dal tavolo della politica per riapparire solo con l'arresto del boss Bernardo Provenzano. Una commossa riflessione sull'omicidio del piccolo Tommaso, ucciso da una banda di balordi e sepolto sulle rive del fiume Enza. Un itinerario nelle sofferenze dell'Africa, dalle bidonville di Nairobi ai malati di Aids, dalla schiavitù del Sudan ai bambini soldato. I massacri in Iraq: bambini, donne e uomini, vittime innocenti, i morti di Nassjiria, le due Simone, Enzo Baldoni, Giuliana Sgrena e la responsabilità della morte di Nicola Calipari. E la politica, con la sconfitta elettorale di Berlusconi e l'arrivo di Prodi a Palazzo Chigi, con un'eredità molto pesante e un paese spaccato in due. Per finire, Biagi regala ai lettori un viaggio nel suo passato, "prendendo ad esempio, per farmi capire meglio, alcune parole che nella mia vita hanno avuto un senso: coraggio, coerenza, umiltà, libertà, rispetto, giustizia, tolleranza, solidarietà".
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Recensioni degli utenti
Toccante-21 novembre 2011
Enzo Biagi, uno dei più grandi giornalisti mai vissuti, passa in rassegna numerosi "fatti" accaduti nel recente passato con la compostezza e la dignità che lo hanno sempre contraddistinto. Anche con un po' di rabbia mascherata nei confronti di chi gli ha tappato la bocca. Si tratta di testimonianze toccanti, per non dimenticare.