Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro edito da Einaudi

Quel che resta del giorno

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Edizione:
3
Traduttore:
Saracino M. A.
Data di Pubblicazione:
20 gennaio 2016
EAN:

9788806229900

ISBN:

8806229907

Pagine:
276
Disponibile anche in E-Book
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Trama Quel che resta del giorno

La prima settimana di libertà dell'irreprensibile maggiordomo inglese Stevens diventa occasione per ripensare la propria vita spesa al servizio di un gentiluomo moralmente discutibile. Stevens ha attraversato l'esistenza spinto da un unico ideale: quello di rispettare una certa tradizione e di difenderla a dispetto degli altri e del tempo. Ma il viaggio in automobile verso la Cornovaglia lo costringe ben presto a rivedere il suo passato, cosi tra dubbi e ricordi dolorosi egli si accorge dì aver vissuto come un soldato nell'adempimento di un dovere astratto senza mai riuscire ad essere se stesso. Si può cambiare improvvisamente vita e ricominciare daccapo? Da questo romanzo di Ishiguro, acclamato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e vincitore del prestigioso Booker Prize, nel 1993 il regista americano James Ivory ha tratto un famoso film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 7 recensioni

Elegante, malinconico e impegnativo Di G. Davide-24 febbraio 2017

Dopo aver letto "Non lasciarmi" ho deciso di prendere in mano un altro libro di Ishiguro, dato che ho amato il suo stile delicato, pacato e profondo. Questo romanzo è un po' impegnativo perché non è avvincente e non ti tiene con il fiato sospeso: non ci sono scene movimentate, tutto è molto calmo, lento e pacato, tutto riflette il modo di vivere del protagonista e la sua visione del mondo. Serve quindi molta concentrazione e tranquillità per leggerlo. La trama non è poi così ricca di avvenimenti ma è d'altro canto ricchissima di emozione e di sentimento, di parole non dette ma solo intuite, di valori ormai appartenenti al passato. Tutto ha una patina di nostalgia, di rimpianto, anche le descrizioni (bellissime) dei paesaggi inglesi sono vagamente malinconiche. Nel complesso è un libro profondo, fuori dal comune e scritto con una grande eleganza.

Troppo noiosoDi b. valentina-3 maggio 2012

Il libro si preannuncia, fin dalle prime pagine, come estremamente noioso, e il seguito purtroppo non smentisce le aspettative. Estremamente lento e quasi completamente privo di trama, il romanzo ha però il pregio di essere scritto in modo magistrale dall'autore, il quale, a mio parere, con questa prova non è riuscito ad eguagliare il bellissimo "Non lasciarmi".

Mr. StevensDi B. Michela-14 febbraio 2012

La vita di Mr. Stevens, maggiordomo a Darlington Hall, nell'Inghilterra degli anni precedenti la seconda guerra mondiale, raccontata in prima persona dall'ormai anziano domestico. Nel libro si intrecciano le storie di due uomini determinati a compiere il loro dovere al meglio delle loro capacità. Il gentiluomo e il suo maggiordomo. Un capolavoro. Triste e vero.

Quel che resta del giornoDi V. FILIPPO-3 settembre 2011

Fulgido esmpio di rara accoppiata: Bel romanzo e ottimo film tratto da esso. Francamente la magnifica interpretazione di Anthony Hopkins ha conferito alla pur bella storia una magia che forse al romanzo manca. Ma, a prescindere dalla resa cinematografica, il romanzo resta altamente godibile e vale la pena leggerlo.

ImpegnativoDi D. Francesca-30 luglio 2011

La chiave di lettura di questo libro è proprio "quel che resta", non soltanto del giorno. Quel che resta di quest'uomo, il maggiordomo Stevens; quel che resta del suo circolo di colleghi, con i quali disquisire su qual è la caratteristica che rende un maggiordomo tale; quel che resta dello sterminato stuolo di domestici che, sotto la supervisione, si prendevano cura dell'enorme dimora di Lord Darlington, e delle bizzarre discussioni con la governante, Miss Kenton; quel che resta di suo padre, e della sua grande dignità nel servizio e nel modo di vivere da maggiordomo ogni istante della sua vita; quel che resta del suo antico datore di lavoro, sempre nel giusto ai suoi occhi, sempre saggio e prudente, e dall'indole romantica eppur moderna; quel che resta del mondo al tempo del suo lungo servizio, quegli anni tormentati e illusori prima del secondo conflitto mondiale, sospesi tra il doloroso ricordo di quel che si è superato e il febbricitante tentativo di riparare a quel che sta per giungere; quel che resta degli stupendi paesaggi inglesi celebrati nell'enciclopedia britannica, che rendono fiero il protagonista di essere così "inglese", e che diventano una vera e propria ricerca dell'Eden. Se il titolo diventasse una domanda, la risposta si trova nelle ultime, bellissime tre pagine del libro: solo queste tre pagine valgono la pena di leggere tutto il resto!

DELUSIONEDi L. DANIELA-31 maggio 2011

Per fortuna ho visto il film prima di aver letto il libro perchè altrimenti non lo avrei mai visto. Infatti il libro mi ha deluso molto. Non c'è niente in esso che ricordi l'ottima interpretazione di Anthony Hopkins. Il monologo dell'irreprensibile maggiordomo Stevens è veramente noioso. Vive in un mondo di ossequi e sottomissione, arrivando a trascurare lo stesso padre in fin di vita pur di non dispiacere al suo padrone. Una vita intera senza viverla, vivendo degli splendori del suo padrone, senza vederlo per quello che è, scusandolo oltre ogni limite. Pagine e pagine su un unico argomento e cioè cosa rende un maggiordomo un buon maggiordomo, quando invece fuori dal palazzo ci sarà la guerra, l'antisemitismo, l'olocausto. Un personaggio che non mostra umanità, compassione o amore e interesse per alcun che. Come hanno fatto a trarne un così gran bel film è un mistero.