Le quattro casalinghe di Tokyo di Natsuo Kirino edito da Neri Pozza

Le quattro casalinghe di Tokyo

Editore:

Neri Pozza

Collana:
Biblioteca
Edizione:
2
Traduttore:
Origlia L.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2008
EAN:

9788854503229

ISBN:

8854503223

Pagine:
652
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Le quattro casalinghe di Tokyo

La pazienza di Yaoyoi, della dolce e graziosa Yaoyoi, si è rotta oggi improvvisamente come un filo. Nell'ingresso di casa, davanti alla faccia insopportabilmente insolente di Kenji, il marito che ha dilapidato tutti i suoi risparmi, Yaoyoi si è tolta la cinghia dei pantaloni e l'ha stretta intorno al collo del disgraziato. Kenji ha tentato di afferrare la cintura, ma non ne ha avuto il tempo. La cinghia gli è penetrata subito nella carne. È stato buffo vedere come il collo di Kenji si sia piegato all'indietro e le mani abbiano cominciato ad annaspare disperatamente nell'aria. Sì, buffo, veramente buffo, poiché un uomo così, un infelice che beve e gioca, non si cura dei figli, è attratto da donne impossibili e picchia la moglie, non meritava certo di vivere! Le gambe abbandonate storte sul pavimento di cemento dell'ingresso, accasciato sulla soglia, la testa tutta girata, Kenji, a un certo punto, non si è mosso più. Yaoyoi gli ha messo allora una mano sul collo per sentire le pulsazioni. Niente. Sul davanti dei pantaloni ha visto una macchia bagnata. E ha riso, stupefatta della forza furiosa, della crudeltà di cui era stata capace. Ha riso anche quando Masako e Yoshie, le fedeli amiche, l'hanno aiutata trasportando il cadavere a casa di Masako, tagliandolo a pezzetti e gettando poi i resti in vari bidoni d'immondizia.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 12 recensioni

La vita semplicementeDi b. anna-16 febbraio 2017

Un romanzo potente che descrive, narra, spalanca, mostra. C'è tutto: debolezze, solitudine, perdizione, crimine. C'è solidarietà, paura, vigliaccheria. C'è amore, dove non te lo aspetti e comprensione, quando meno te la aspetti. È un bel libro. Senza etichette.

Peccato per il finaleDi G. Luigi-16 maggio 2012

La trama è abbastanza semplice: quattro donne lavorano in uno stabilimento di notte che confeziona colazioni: una di loro, provata dai tradimenti del marito, lo ammazza, e le compagne la aiutano facendo a pezzi il corpo. Tuttavia la Kirino riesce con queste premesse a costruire una sottile indagine psicologica, e per tre quarti il romanzo è un capolavoro: un po' cruento in alcuni punti, ma con una splendida caratterizzazione dei protagonisti e critica della maschilista e conformista società giapponese.

Una rivelazioneDi S. John-10 maggio 2012

Uno stile che ti tiene incollato fino alle ultime pagine. Non e' solo un noir ma anche un'analisi del Giappone contemporaneo, esaminato attraverso la psicologia femminile di quattro casalinghe intrappolate dalla loro condizione che cercano in tutti i modi di scappare dalle loro vite. Un romanzo crudo e realistico che lascia alla fine il sapore del sangue in bocca.

Mumble mumbleDi b. valentina-4 maggio 2012

Interessante è confrontare lo stile giapponese con quello occidentale nel creare libri gialli. Al contrario dell'occidente, che gioca totalmente sulla tensione, l'oriente mette a nudo la realtà insieme alla freddezza e al lato oscuro del lato umano. Il libro, per questo, è molto ben congegnato, anche se degenera in un finale grottesco e di cattivo gusto.

Una buona provaDi S. Laura-10 marzo 2012

Sono amante della letteratura giapponese, ma questo è il primo giallo nipponico con cui mi cimento. E devo dire che l'esperimento è andato a buon fine. Nulla a che vedere con i gialli occidentali, il romanzo della Kirino è caratterizzato da un'estrema lentezza nella trama, e da eventi crudi e spesso grotteschi (peculiarità tutta orientale) . La combinazione di questi elementi crea un romanzo ben congegnato e piacevole, seppur ancora un po' acerbo.

Le quattro casalinghe di TokyoDi F. michele-24 luglio 2011

Dopo il successo di tanti scrittori giapponesi uomini, ecco finalmente una giapponese che ci sa fare con la penna! Questo è un noir, ombroso, inquietante, macabro, disgustoso al punto giusto. Ma non è solo e principalmente un noir, e in questo sta tutta la sua ricchezza. La Kirino ci regala un romanzo che è una forte accusa a una società cinica e malata, dominata dalla solitudine fisica e psicologica e dall'alienazione, una società in cui tutti pensano a se stessi e al proprio guadagno economico, una società in cui nessuno sembra avere punti di riferimento e vivere serenamente, una società in cui si vive male, male dentro. Questo è un romanzo sul male di vivere, sulla fame di affetti, sull'incomunicabilità, dalla quale non possono nascere sostegno e comprensione. Questo è un romanzo dove, a dispetto degli apparenti legami, ognuno va per conto suo e si ritrova a fare quello che fa perchè cerca disperametente una via di fuga. Masako, che forse più di tutti incarna queso male di vivere generatore di odio, alla fine si troverà a doverlo guardare in faccia. In conclusione, un romanzo forte, che ci dice tantissimo.