Quasi niente

Di cosa è fatta la nostra vita? Di oggetti, di riempitivi, di tutto. Ma basta poco per essere felici e quel poco non lo troviamo nell’avere, ma nell’essere. Mauro Corona e Luigi Maieron in "Quasi niente", libro scritto a quattro mani con la delicatezza, la durezza e la poesia di chi le montagne le abita e le vive, ci portano nel cuore di una loro riflessione filosofica, nella chiacchierata tra due amici che si confrontano sul senso della vita e su quell’assoluto che può essere vissuto, accontentandosi proprio del quasi niente. Ci portano così agli occhi e all’evidenza la storia di personaggi che hanno cambiato la storia, persone comuni che non sono mai state neppure citate nei libri, ma che con piccole cose, nella loro quotidianità, hanno trasformato la loro esistenza e quella degli altri. Anna, Silvio, Menin, Tituta, Tacus, Orlandin, Cecilia, Tin, il trio Pakai. Il messaggio che ci lancia questo libro è che viviamo in un periodo dove ha senso quello che si produce, che si mostra, che ci rende tutti uguali o superiori perché quello che conta è il successo e l’essere ricchi. Ma questo è solo uno specchietto per le allodole poiché ciò che rende davvero felici ha un altro sapore e un senso diverso. Deve poterci arricchire interiormente, regalando finalmente spicchi di emozioni pure. Questo è il senso della vita di Corona e Maieron che si rivela nel senso di pace, nel valore di un silenzio, di una camminata in un bosco. Nulla di più o meglio "Quasi niente" è necessario nella strada verso la felicità.