Quando cadrà la pioggia tornerò

Quando cadrà la pioggia tornerò è un libro molto particolare. Caratterizzato da un senso perenne di malinconia tipico degli autori orientali sa donare emozioni molto forti. Una lettura dalla quale èdifficile staccarsi, dal ritmo lento ed armonioso. Amore e perdita sono i temi centrali del romanzo che mi ha strappato, sul finale, più di una lacrima!

Consiglio a tutti e a tutte di leggere questo romanzo. Per la prima volta ho letto un autore giapponese e l'ho trovato davvero capace! E' una storia d'amore fantastica; adoro il protagonista, Takumi, che riesce a lottare con tutte le forze per l'amore verso la moglie che ama più di ogni altra cosa. Il figlioletto è dolcissimo. C'è poco da dire e da anticipare, sono sicura che vale la pena di leggerlo.

Un romanzo straordinario tra dolcezza e amarezza. Un racconto favoloso e visionario tra realtà e paranormalità. Un uomo ipocondriaco che tira su un figlio responsabile. Un bambino intelligente che appoggia il padre in più occasioni. Il mondo torna a girare al contrario quando riappare la donna delle loro vite. Un breve diario quotidiano di quello che hanno trascorso in passato ma risentito giorno per giorno come una novità. Non si possono rivelare i passaggi di un romanzo così meraviglioso. Va letto e riflettuto per la sua comicità e passione.

Questo libro è di una tristezza infinita ed ogni singola parola emana una delicatezza tipicamente orientale: Sono proprio queste peculiarità che consentono a questo romanzo di emergere e di differenziarsi rispetto agli altri in commercio. Decisamente una bella scoperta e una boccata d'aria fresca...

Un libro di una dolcezza infinita, adatto a chi ama leggere e sperare nell'amore eterno. E' così bello da diventare struggente in alcuni punti, tanto che è riuscito a farmi piangere, ho passato diversi minuti dopo averlo finito a immaginare il bimbo che nei giorni di pioggia chiama la mamma. Storie così non si dimenticano, mai.

Sinceramente mi aspettavo molto di più da questo libro... Pensavo fosse sulla riga di "Il gusto proibito dello zenzero" e invece sono rimasto molto deluso. Un susseguirsi di vicende "ordinarie" e prive di colpi di scena... Non voto con il minimo solo perchè nelle fasi finali mi ha commosso il pianto del bambino che si sentiva colpevole per la morte della madre.