Il quaderno azzurro di James A. Levine edito da Piemme

Il quaderno azzurro

Editore:

Piemme

Collana:
Bestseller
Traduttore:
Prandino L.
Data di Pubblicazione:
4 Maggio 2010
EAN:

9788856614565

ISBN:

8856614561

Pagine:
263
Formato:
brossura
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Trama Il quaderno azzurro

Batuk ha quindici anni e due tesori: la sua bellezza e una matita. Batuk viveva in campagna prima di essere venduta dalla famiglia, costretta dall'indigenza, alla tenutaria di un bordello. Da sei anni è prigioniera nella strada delle piccole prostitute, chiusa in una gabbia che lei chiama nido, affacciata sul vortice senza speranza delle vie di Mumbai. La bellezza le garantisce un trattamento di favore all'interno della realtà agghiacciante che la circonda, ma l'unico modo per sfuggire all'orrore quotidiano è la sua capacità di dare voce al suo mondo fantastico. Perché Batuk crede nella forza delle parole, nel loro potere consolatorio. E così, procuratasi in segreto una matita, dopo aver convinto uno dei suoi guardiani a insegnarle a scrivere, Batuk comincia a raccontare le sue storie su un taccuino: storie vere, come la sua e quella dei suoi compagni di schiavitù, e storie di fantasia, che le permettono di spiccare il volo, dando un senso e una speranza alla sua esistenza.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 12 recensioni

SconvolgenteDi C. Valentina-7 Giugno 2012

Scritto nella maniera più "viva" che ci possa essere... L'atrocità della vicenda sembra quasi esca fuori dalle pagine e sia tastabile con mano e visibile nitidamente agli occhi di chi legge... A tratti volgare... A tratti banale... Non è un libro che consiglierei sinceramente..

Un terribile racconto di dolore e orroreDi G. Alice-1 Maggio 2012

Un libro davvero crudo, a tratti veramente agghiacciante. Si fa molta fatica a credere che sia una storia vera e che migliaia di bambini subiscano lo stesso destino di Batuk ogni giorno. La realtà che Batuk si costruisce attraverso il suo piccolo quaderno la aiuta a non lasciarsi inghiottire dalla disperazione e dall'orrore e a volte sembra quasi di trovarsi assieme a lei nel mondo fatato che immagina, ma poi le crude descrizioni ci fanno ripiombare nell'orrore. Il finale poi, può essere interpretato in vari modi, ma lascia l'amaro in bocca, un senso di smarrimento e dolore profondo.

Il quaderno azzurroDi m. sercis-17 Aprile 2012

Un libro duro, difficile, che emozionerebbe anche chi si reputa di pietra. Concordo con quanto già scritto dall'utente precedente, non riuscivo veramente a capire da padre, come si possa abbandonare una figlia in mano a persone crudeli, sia pure patendo la fame e venendo da una situazione di massimo degrado come quella indiana, a mio parere è inaccettabile. Il finale è stato veramente straziante. Lo consiglio solo a chi ama emozionarsi con una lettura sia pur breve, molto coinvolgente!

Il quaderno azzurroDi s. sercis-1 Febbraio 2012

Una storia raccontata senza giri di parole, cosa che la rende ancora più agghiacciante e raccapricciante. Anche qui quello che mi ha colpito di più, è stato che un padre per quanto povero possa essere, possa arrivare a vendere una figlia a certa gente, sapendo cosa ne farà, è una cosa che non arrivo veramente a comprendere. Un libro doloroso e struggente!

Angosciante e coinvolgenteDi M. Massimiliano-14 Luglio 2011

E' di una schiettezza e crudeltà incredibile, la semplicità del linguaggio nell'affrontare il tema della prostituzione giovanile è quasi sconvolgente. Un libro che fa affezionare alla piccola Batuk e fa sperare che per lei possa esserci un lieto fine, pagina dopo pagina si spera che le cose possano cambiare, che lei possa avere un futuro... E allora non si può che pensare a tutte le ragazzine che si sono trovate e si trovano a vivere una situazione come la sua. Mi ha fatto stare male, dopo averlo finito mi sono presa qualche giorno di pausa prima di passare al libro successivo, avevo bisogno di metabolizzare il Quaderno Azzurro.

Il quaderno azzurroDi m. serena-29 Dicembre 2010

Crudo e struggente lo consiglio per la semplicità delle scrittura e la profondità di una storia che non potrà non coinvolgere il lettore.