V. di Thomas Pynchon edito da BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

V.

Edizione:
2
Traduttore:
Natale G.
Data di Pubblicazione:
11 maggio 2005
EAN:

9788817006422

ISBN:

8817006424

Pagine:
586
Formato:
brossura
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Trama V.

V. è un'entità misteriosa, forse è il principio stesso della femminilità; V. assume molteplici aspetti e sembianze, e sfugge a ogni precisa identificazione. V. è di volta in volta la dea Venere e il pianeta Venere, la Vergine, la città della Valletta a Malta, il Venezuela, l'immaginaria terra di Vheissu. E V. è anche molte donne: Vittoria, Veronica, Violet... V. è un enciclopedico, labirintico, ambizioso, infinito e corrosivo gioco di specchi.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 5 recensioni

V. Di pynchonDi B. Ugo-23 luglio 2011

Esperienza fondamentale per me, è infatti il romanzo che mi ha fatto amare la letteratura. Per le storie, il modo in cui l'ho letto, il periodo che ha caratterizzato, la grandissima scrittura, la voglia di rileggerlo dal principio subito dopo l'ultima pagina. Ma non potevo, dovevo assolutamente prepararmi ad affrontare L'Arcobaleno della Gravità. Lascerò passare un po' di tempo. Con tutta probabilità è il lavoro che più mi ha colpito e affascinato da quando ho iniziato a leggere.

IdealeDi S. Armando-19 luglio 2011

Forse questo romanzo è l'ideale per cominciare la propria esperienza con pynchon. Certo non é un libro facile ed é in molte parti dispersivo, ma é sicuramente pi coinvolgente ad esempio dell"Arcobaleno" e tutto sommato meno datato dell"Incanto del Lotto". Un buon inizio per chi voglia avvicinarsi a questo importante - ermetico - scrittore

V. di PynchonDi E. massimo-31 marzo 2011

Il lettore non può fare amneo di incuriosirsi per quest'opera. Se cercate un libro emotivo, emozionante, di quelli che cambiano temperatura alla punta dei capelli, V. Non è QUEL libro ed è da rimandare ad un periodo diverso. Perchè V. Un esercizio di tecnica e di stile di uno scrittore che ha voluto descrivere gli anni '50 della società americana (già: gli Happy days. Ma che differenza fra Fonzie e compagni rispetto ai ragazzi della società dei morbosi) prendendo allo scopo un po' di storia del colonialismo inglese agli inizi del '900 e inventandosi una trama che parte da uno Stencil padre-spia inglese ad uno Stencil-figlio spia delle sue ossessioni.

Post-moderno o iperrealista? Affascinante.Di u. giovanni-10 agosto 2010

Primo romanzo che ho letto di Pynchon e, forse per questo, quello che amo di più. La ricerca (della donna - dell'essenza vitale- di se stessi -della conoscenza tou-court) è la base dell'opera. Apocalittico, geniale, irritante, comico, drammatico, spiazzante. Da allora ho collezionato tutti i libri di questo autore. da nobel, ovviamente, prima o poi.

Per gli amanti dell'iper-realismo.Di f. claudio-6 luglio 2010

D'accordo, è un romanzo la cui lettura è cosa ardua, ma per quanto possa essere complessa quest'ultima, non viene ricordato abbastanza quanto V. sia, paradossalmente, un romanzo divertente in maniera fenomenale. Ho riso, molto. Può piacere come può infastidire ma nulla di ciò che avete letto o leggerete assomiglia a Thomas Pynchon. Ironico, beffardo, apocalittico, iperbolico, paradossale. Una narrativa portata al limite delle sue possibilità; V. altro non è che ludismo puro, un gioco in cui gli elementi del romanzo tradizionale vengono spasmodicamente ingrossati: dalla trama ai personaggi. Un postmoderno, però, tutt'altro che fine a se stesso o esercizio di stile, il gioco narrativo si accompagna ad una riflessione politica e storica di livello altissimo. Facile intravedere in Pynchon un barlume di profetismo: la manipolazione e il cinismo europeo (ai danni dei popoli mediorientali e arabi in generale), interrotto dalla seconda guerra mondiale, ha intrecciato dei nodi, i quali, negli ultimi anni, sono venuti al pettine rivelando una crisi profonda e apparentemente senza soluzione. Le connessioni tra storie e personaggi convergono tutte (proprio come una V) verso un centro, il 1956: la "Crisi di Suez". Conflitto conclusosi quando L'U.R.S.S. minacciò la sua entrata in guerra al fianco dell'Egitto, contro Francia, Regno Unito e Israele; per molti fu il primo passo verso una divisione del pianeta in due blocchi contrapposti: U.S.A vs U.R.S.S.. Anni di tensioni e di guerre atomiche sempre promesse ma mai mantenute. Al centro: l'uomo e la sua umanità in via d'estinzione, messa a repentaglio dalla Storia, intesa come una congiura contro l'essere umano stesso. Il romanzo richiede tassativamente una seconda lettura (troppo complesso, troppi passaggi bui, troppe connessioni apparentemente senza senso). Sarà fatta, in futuro. Per ora sono confuso. Lo sareste anche voi, non illudetevi. Sappiate che per portarlo a termine è richiesta una dose sconfinata di pazienza; qualora dubitaste di averla: lasciate stare. E' un consiglio.