I promessi sposi-Storia della colonna infame di Alessandro Manzoni edito da Einaudi

I promessi sposi-Storia della colonna infame

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
13 febbraio 2015
EAN:

9788806226336

ISBN:

8806226339

Pagine:
808
Argomento:
NARRATIVA DI AMBIENTAZIONE STORICA
Acquistabile con la

Trama I promessi sposi-Storia della colonna infame

La storia nota di un curato di campagna pauroso e vile che, minacciato dai bravi, si rifiuta di sposare due giovani, è il capolavoro della letteratura italiana del XIX secolo. Manzoni trova la forma e la lingua perfetta solo alla terza edizione (quella da noi conosciuta) a cui aggiunge l'inedita "Storia della colonna infame": vero finale del romanzo, narra dell'intentato processo contro due presunti untori, ritenuti responsabili del contagio pestilenziale in seguito ad un'accusa infondata, ulteriore esempio di oppressione dei potenti nei confronti degli umili. "I promessi sposi", in questo senso, diventano affresco e sintesi della società italiana di ogni tempo: la prepotenza di Don Rodrigo, la bontà e l'ingenuità di Renzo, l'innocenza di Lucia, il coraggio di Padre Cristoforo. Ma soprattutto, come fece notare Eugenio Scalfari, Manzoni, con Don Abbondio, ci propone la perfetta figura dell'"italiano medio": un brav'uomo che fa quello che deve, ma a fare di più, se c'è da mettersi in mezzo, proprio non ci sta. Studiati, parodiati, usati come modello, "I promessi sposi" raccontano un'Italia che non è mai cambiata. Introduzione di Salvatore Silvano Nigro.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 12.35€ 13.00
Risparmi:€ 0.65(5%)
Disponibilità immediata
Ordina entro 19 ore e 28 minuti e scegli spedizione espressa per riceverlo venerdì 26 aprile
servizio Prenota Ritiri su libro I promessi sposi-Storia della colonna infame
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 6 recensioni

I promessi sposiDi B. Ugo-22 luglio 2011

L'opera la si conosce, alcuni la amano alla foliia, io per esempio invece la odio e manzoni non lo sopporto! Per anni ci siamo sorbiti la tiritera circa la bellezza della lingua e dell'uso originale del volgare. Probabilmente per la nostra nazione questo libro ha un importanza storica a livello linguistico ma, come contenuti, ripeto fa ribrezzo. Moralista e paternalista... In quegli anni gli scrittori francesi o inglesi scrivevano fior di capolavori ed il manzoni se ne esce con un opera intrisa di cattolicesimo bigotto che rovinera le generazioni a venire. Lo preferivo quando era un senza dio!

I promessi sposiDi T. Gina-30 ottobre 2010

Che effetto fa rileggere il Manzoni fuori dall'ambito scolastico, dopo averci convissuto dalle elementari attraverso il liceo e fino alla maturità? Molto piacevole, molto rilassante; l'andamento, il ritmo, che difficilmente si poteva apprezzare sia quando ci facevano imparare a memoria i brani "quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno" , "scendeva dalla soglia di uno di quegli usci" alle elementari, che quando la professoressa del ginnasio (poco preparata) lo trascinava senza entusiasmo senza inquadrarlo storicamente , e tanto meno al liceo con lo spauracchio della maturità. Letto in copia anastatica, e illustrato, me lo sono goduto appieno. E mi rimane l'intenzione di approfondirlo, andando a rileggere le note della mia vecchia edizione liceale , che conservo. Una nota a parte: la seconda parte, diciamo quella che segue alla conversione dell'Innominato, mi ha avvinto di meno. Per esempio ho trovato troppo caricaturale la figura di Don Abbondio che continua a opporsi alle nozze dei due promessi, fino a che non scopre che Don Rodrigo è morto di peste. Mi hanno invece riaffascinato le pagine sublimi della Monaca di Monza , uno scavo psicologico tragico, che la dice lunga sul giudizio del Manzoni sulle prevaricazioni perpetrate sulle donne nel diciassettesimo secolo (una frase è sufficiente: Il principe, non ci basta il coraggio in questo momento di chiamarlo padre).

Cambio opinioneDi S. LUCIA-23 ottobre 2010

A scuola era una tortura noiosamente stressante. Riletto in età adulta è stato la riscoperta di un grande scrittore e di un romanzo romanticamente imperdibile. Da leggere, anzi rileggere con piacere, magari saltando le famose "grida" che restano sempre di un certo peso.

il più bel classico italianoDi G. Giampaolo-9 ottobre 2010

un libro da leggere e da rileggere. Tanti insegnamenti sono nascosti in ogni capitolo di un'opera davvero eccezionale. Si tratta di un'amore che è in grado di oltrepassare ogni confine quello di Renzo e Lucia. I 2 protagonisti riusciranno con l'aiuto della provvidenza a sconfiggere la prepotenza dei potenti ed ad incoronare il loro sogno

I promessi sposiDi l. silvio-1 ottobre 2010

Poi una persona si pone delle domande..è normale!Dopo averlo studiato così tanto a scuola,una persona vuole anche riscoprirlo da solo.E' inutile, oggettivamente, è un libro importante per la letteratura italiana,soggettivamente non mi piace.Non mi piacciono i personaggi (troppo canonici),non mi piace la storia ma non mi dispiace lo stile e il contorno storico.Di conseguenza per me può rimanere dov'è...ma almeno mi sono fatto un idea sù un libro che a volte è sin troppo odiato a causa dei pregiudizi scolastici!!

I Promessi sposi­Di n. federico-24 settembre 2010

Odiato a scuola, l'ho rivalutato in età adulta. Non solo la scrittura, pur non essendo contemporanea, è scorrevole e piacevolissima, ma la storia appassiona e coinvolge, nonostante si conosca già. Eppure, ci sono tanti dettagli, in questo libro, tante microstorie, che tengono i "venticinque lettori" col fiato sospeso.