Descrizione La profezia di Clementino. Quel che ho sognato tra Sud e rap
Ho visto come in sogno … quelle ginocchia sbucciate a rappare nel parcheggio di un supermercato a Nola. Eravamo come i ragazzi della via Pál, appena usciti da scuola, con le nostre battaglie, i murales e le rime da inventare. … il palco del Concerto del 1?maggio che sognavo fin da bambino. Anche se il posto in cui mi sono emozionato di più a cantare è stato Poggioreale. Ho sentito che stavo portando note di speranza a chi, la vita, la doveva ricominciare. … un signore con i capelli brizzolati e il giubbino di jeans che mi si avvicina. Ma è lui, Pino Daniele…! … la scritta Gescal che mi sono tatuato addosso. Perché Gescal è il rione delle palazzine popolari con le mattonelle gialle dove stavano i miei nonni. Nel loro cortile ho incontrato Urano e Zeta ed è nato il mio rap. Ne vado orgoglioso. … il mio Sud scempiato da mucchi di copertoni. Ma il mio Sud è anche sole e sale, famiglia e mare.