Il professionista dipendente. Urbanisti pubblici a Napoli di Fiorenzo Parziale edito da Bonanno

Il professionista dipendente. Urbanisti pubblici a Napoli

Editore:

Bonanno

Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2008
EAN:

9788877963987

ISBN:

8877963980

Pagine:
284
Formato:
brossura
Argomento:
Pubblica amministrazione e settore pubblico
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Descrizione Il professionista dipendente. Urbanisti pubblici a Napoli

Una delle conseguenze della trasformazione del lavoro nel nuovo contesto socio-economico è l'espansione dei “professionisti” impiegati alle dipendenze delle organizzazioni. Il volume si sofferma sulla relazione tra l'innovazione tecnologica ed organizzativa e le pratiche professionali nella pubblica amministrazione. Nascono nuovi soggetti capaci di governare ed innovare le organizzazioni o, invece, si è dinanzi ad una nuova frammentazione interna alla classe media impiegatizia, sempre più dipendente dalle logiche economiche e/o burocratiche delle organizzazioni, alle quali viene subordinato il sapere esperto? Quali fattori favoriscono o limitano il professionalismo, inteso come principio di divisione ed organizzazione del lavoro fondato sul sapere esperto?Una ricerca condotta sugli architetti e gli ingegneri impiegati negli uffici pubblici di urbanistica a Napoli cerca di rispondere a queste domande e apre nuove prospettive.

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Il professionista dipendenteDi S. Enrico-20 maggio 2008

Questo volume affronta il tema relativo alla relazione tra trasformazione del lavoro e professionalizzazione, attraverso un'indagine sugli urbanisti pubblici a Napoli, ossia architetti ed ingegneri impiegati negli uffici di urbanistica della Regione Campania, del Comune e della Provincia di Napoli, considerati un caso esemplare dei professionisti impiegati nella pubblica amministrazione, segmento significativo dei professionisti dipendenti nel nostro Paese. Il libro prende le mosse dalla constatazione che uno dei caratteri fondanti del nuovo, e non ancora ben definito, ordine sociale è dato dall'espansione di quelli che le statistiche ufficiali definiscono professionisti dipendenti. Diversi studiosi, soprattutto d'oltreoceano, considerano questo fenomeno indicatore di una progressiva e diffusa professionalizzazione del lavoro (Drucker 1993; Reich 1994; et al.). Secondo l'autore, invece, l'espansione delle professioni intellettuali non deve portare a conclusioni affrettate sulla professionalizzazione del lavoro, ma va analizzata criticamente, e non solo per la contemporanea espansione degli operai addetti ai servizi interpersonali. Il dibattito, infatti, si è spesso arenato sulla querelle su quale dei due segmenti del lavoro si stia espandendo di più (Antunes 2002), commettendo l'errore di analizzare un fenomeno nuovo con categorie concettuali obsolete alla luce di quella che Gorz (1992) ha definito la metamorfosi del lavoro. L'autore afferma, dunque, che dinanzi ad un contesto socio-economico in cui si assiste all'espansione di lavori caratterizzati dall'integrazione tra attività materiali ed attività immateriali, tra produzione e servizio, tra esecuzione e progettazione (Accornero 2000; Borghi 2002), le categorie pensate per un mondo del lavoro fatto di rigide mansioni risultano obsolete, rendendo il concetto di professionalismo euristicamente valido. Partendo dal presupposto che le statistiche ufficiali non sono in grado di stabilire se si possa parlare di lavoro qualificato a proposito dell'attività svolta dai professionisti dipendenti e, in ogni caso, se il fenomeno della qualificazione sia da collegare effettivamente alla sua professionalizzazione, parziale prova ad integrare la visione regolazionista di una parte della sociologia delle professioni con quella sociologia del lavoro più attenta ai contenuti del lavoro e all'identità dei lavoratori.