Il prof è sordo di David Lodge edito da Bompiani

Il prof è sordo

Editore:

Bompiani

Traduttore:
Gilson M., Palazzi R.
Data di Pubblicazione:
9 settembre 2009
EAN:

9788845263088

ISBN:

8845263088

Pagine:
446
Formato:
brossura
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Trama Il prof è sordo

Desmond Bates è un professore di linguistica in pensione e come tale cerca di godersi le piccole gioie della vita quotidiana: ma a dirla tutta, non è convinto che le giornate trascorse lontano dal Dipartimento e dalle sessioni d'esame siano poi questo grande spasso. Dopo essere rimasto vedovo, si è sposato in seconde nozze con Winifred Holt, un'ex allieva che ha messo in piedi insieme a un'amica una galleria d'arte e arredamento di ottimo e crescente successo: ma forse nemmeno una moglie molto più giovane e in carriera è davvero una fortuna, specie se guadagna più del consorte. A complicare la situazione famigliare, ci si mette poi l'ansia per l'anziano padre che si rifiuta pervicacemente di lasciare la propria casa londinese, nonostante la palese incapacità di provvedere a sé in autonomia... Eppure, più di questa situazione ai confini di una tragicomica normalità, quel che turba davvero il sonno del professore è la grave forma di sordità progressiva di cui è vittima: il peggioramento dell'udito lo confina in un isolamento sempre maggiore e lo rende protagonista di errori, fraintendimenti, figure ridicole e imbarazzanti in società. Un romanzo acuto e originale in cui David Lodge racconta, con lo stile irriverente che lo ha reso famoso, l'irresistibile dibattersi di un uomo che non vuole rassegnarsi alla vecchiaia e alle sue fragilità, mescolando ancora una volta i toni di tragedia e commedia che sono parte della vita di tutti.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 1 recensione

Il prof è sordoDi R. Pasqualina-27 settembre 2011

Meno bello rispetto alle altre avventure del professore, storica maschera lodgeana, il sorriso nutrito di ironia british c'è sempre, ma lascia progressivamente spazio alla riflessione sulla morte, cui il titolo originale (Deaf Sentence) allude, giocando sulla quasi omofonia, nella lingua inglese, di sordità (deaf) e, appunto, morte (death) . La sordità come morte sociale, ma anche il pensionamento come morte sociale. Non servono a invertire la tendenza nemmeno le avances esplicite di una dottoranda americana: la visita al campo di sterminio di Auschwitz e la quasi contemporanea scomparsa del padre contribuiscono a rendere seria e composta la riflessione del vecchio professore, aprendosi ai temi della morte assistita e dell'eutanasia. Il ritorno da questo viaggio simbolico passa attraverso l'accettazione del tempo che passa e trova negli affetti e nelle piccole cose lo spazio della felicità: come l'incontro settimanale del corso di lettura labiale. Divertente, ben scritto, avvincente, per pensare.