Processo all'olocausto di David D. Guttenplan edito da TEA

Processo all'olocausto

Editore:

TEA

Collana:
Tea storica
Traduttore:
Sartori M., Bocchiola M.
Data di Pubblicazione:
28 marzo 2003
EAN:

9788850203376

ISBN:

8850203373

Pagine:
333
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Descrizione Processo all'olocausto

L'11 gennaio 2000, di fronte alla Royal Court di Londra, inizia il processo che vede protagonisti lo storico revisionista David Irving contro la ricercatrice americana Deborah Lipstadt, accusata di averlo calunniato. La causa si trasforma presto in un processo sul genocidio. L'intento di Irving è di dimostrare l'impossibilità di affermare con certezza che l'olocausto sia effettivamente avvenuto e di negare l'intenzionalità del genocidio; così, il processo si sposta a un altro livello e i giudici devono affrontare un'analisi quasi filologica delle fonti e delle interpretazioni revisioniste per arrivare a negarle.

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5 di 5 su 1 recensione

Olocausto: verità acclarata?Di z. manuela-19 agosto 2010

Il numero di libri, riviste, documentari dedicati al nazismo nei suoi mille volti è impressionante, e "Processo all'olocausto" parrebbe essere solo un altro mattoncino nel ciclopico muro che dipinge una delle più grandi vergogne del secolo scorso. Eppure è proprio la monumentalità del fenomeno nazista a far emergere questo libro come vera singolarità. La stragrande maggioranza delle persone, per tutta una serie di ragioni, tra le quali la mole di materiale succitato, è solita dare per scontata la storicità dei campi di sterminio, e dell'olocausto perpetrato ai danni della popolazione ebraica, zingara, omosessuale etc. Ove ci venisse richiesto di provare tale storicità, saremmo tentati di rispondere che esistono racconti dei sopravvissuti, documenti ufficiali, prove fotografiche, resti degli edifici dedicati all'eccidio, e via dicendo. Eppure, non pare che tali apparenti certezze siano facilmente dimostrabili. La storia raccontata in questo libro ne è la prova più lampante. Approfittando di un aspetto processuale dell'ordinamento inglese, lo storico negazionista David Irving citò in giudizio per diffamazione la dottoressa Deborah Lipstadt, per alcune affermazioni contenute nel libro "Denyng the Holocaust: the growing assault on truth and memory", in cui la Lipstadt lo aveva definito "uno dei più pericolosi portavoce del negazionismo". Difatti, secondo la legge inglese, chi venga citato per diffamazione si trova nella sfavorevole posizione processuale di dover dimostrare la veridicità delle affermazioni ritenute diffamatorie dalla parte che se ne dichiari lesa. Pertanto nel processo (iniziato nel gennaio del 2000), nonostante gli sforzi del giudice Gray per tener fuori dall'aula il contesto storico dell'olocausto, ben presto il dramma dell'eccidio nazista irrompe entro le mura del tribunale, e la difesa della Lipstadt si trova a dover dimostrare, processualmente, quindi con prove inoppugnabili, che l'olocausto è avvenuto. E la cosa si scopre essere tutt'altro che semplice. Consigliatissimo.