Al di là del principio del piacere

Si tratta di un'opera che non passa certo inosservata e che assesta una stoccata anche ai lettori "profani", estranei al mondo della psico analisi. Se inizialmente Freud riteneva che ogni azione, ogni scelta dell'individuo fosse indirizzata ad abbassare il livello di dolore e a tendere al raggiungimento del piacere, qui, con un ribaltamento generale delle convinzioni ecco che Eros, fino ad allora unica forza, diretta a realizzare gli obiettivi di equilibrio e serenità, è affiancata da un'altra pulsione, agli antipodi rispetto alla precedente, Thanatos, una sorta di inclinazione atavica e irrinunciabile verso la morte. Non tutto anela al piacere: ecco perchè nei sogni, in cui dovrebbero confluire desideri e speranze diurne, spesso invece si ravvisa l'amara ripetizione delle situazioni spiacevoli e traumatiche vissute, in un inseguirsi indistinto di scomparse e ritorni, illusioni e prese di coscienza, coesione e disgregazione ma soprattutto vita e morte.

Questo volumetto è di importanza fondamentale per la comprensione del pensiero di Freud. Profonde anche le implicazione filosofiche, dalla revisione della topica della psiche, alla teoria della pulsione di morte, Thanatos, che si contrappone alla pulsione vitale (Eros).

Questo libro puo' essere considerato il primo lavoro psicoanalitico con i bambini. Un libro davvero emozionante in cui Freud descrive il gioco del suo nipotino che ha permesso di inferire alcuni dei processi interni del bambino in assenza della figura materna. Molto interessante la lettura e piacevole l'argomento. Da leggere assolutamente, lo apprezzerete.

Uno dei migliori saggi di Freud. Oltre al piacere esiste un'altra pulsione nascosta nel nostro inconscio: quella di morte. Mi è piaciuto scoprire anche questo risvolto del nostro animo. Consigliato non solo a chi studia.