Principi della tecnica osteopatica di Harrison H. Fryette edito da Futura Publishing Society
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Principi della tecnica osteopatica

A cura di:
V. Serafini
Traduttore:
Alessandrini P.
Data di Pubblicazione:
2005
EAN:

9788887436112

ISBN:

8887436118

Pagine:
280
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Descrizione Principi della tecnica osteopatica

Parte I: Principi di osteopatia

Parte II:Discussione sui movimenti fisiologici della colonna vertebrale
Il nostro problema - Discussione generale sulla colonna vertebrale - Definizione di movimenti fisiologici - Definizione e nomenclatura - Movimenti normali della colonna vertebrale - Movimenti fisiologici della colonna vertebrale - Movimenti lombari - Movimenti lombari semplici - Movimenti lombari composti - Regione toracica - Movimenti semplici – Movimenti composti - Regione cervicale - Movimenti semplici - Movimenti composti - Atlante epistrofeo - Occipite-atlante - I movimenti fisiologici della regione sacrale - Sommario della nomenclatura e dei movimenti fisiologici della colonna vertebrale - Movimenti dominanti e terminologia - Movimenti complicati - In merito alla toracolombare ed alla cervicotoracica

Parte III: Applicazione dei principi della tecnica osteopatica
Il teorema dei momenti - Compensazione - La lesione totale - Leggi di Still, Head e Hilton - Stimolazione ed inibizione - Palpazione - Percussione ed auscultazione - Diagnosi specifica e terapia - L’esame fisico - Ispezione - Palpazione - Lesioni articolari della colonna vertebrale - Lesioni acute e croniche - Trattamento dei tessuti molli - Lo”schiocco” - Considerazioni sui segmenti - Correzione articolare - Terapia basata sulla forza di gravità - Geriatria e tessuto connettivo - Terapia - Il piano della base sacrale - Tipi di bacino - Il sacro – Anatomia - Tipi di sacro - Tipi lombosacrali - Superfici auricolari - Innervazione sacroiliaca - Articolazione sacroiliaca - Anomalie - Arti inferiori di diversa lunghezza - Perché abbiamo le gambe di lunghezza diversa? - Terapia - Compensazioni e correzioni dei talloni - I legamenti sacroiliaci - Tipi di lesioni sacroiliache e ileo sacrali - Sacroiliaca “bloccata” - Diagnosi - Carattere e produzione delle lesioni sacroiliache - Ispezione - Palpazione - Tensione legamentosa - Mobilità - Sensibilità al dolore - Posizione - Terapia - Lo strattone alla gamba - Strattone alla gamba a due operatori - Tecnica di rotazione della sacroiliaca a due operatori - Meccanica e sequenza della tecnica di rotazione a due operatori - Taluni fattori che spesso contribuiscono alla recidiva di lesioni sacroiliache - Cintura sacroiliaca - Tipi di supporto - L’impiego di sclerosanti su legamenti deboli - Il coccige - Trattamento - I glutei - L’articolazione dell’anca - Regione lombare. Lombalgia - Lesioni del disco intervertebrale e dell’anello epifisario - Placca cartilaginea - Legamenti intervertebrali - Lesioni dell’anello epifisario e del disco intervertebrale - Terapia per il disco intervertebrale e l’anello epifisario fratturati - Spondilolistesi - Miofibrosite - Anomalie strutturali dei piedi - Artrite - Fratture - Regioni toracica e cervicale - La parte anteriore della colonna vertebrale - Stasi cerebrospinale o congestione - Coste - Lesioni costali e tecnica - Tecnica toracica - Cervicale - Epistrofeo – atlante – occipite - Trattamento

Parte IV: Tecniche Appendicolari
Introduzione - Il cingolo scapolare - Articolazione sternoclavicolare (A: Anatomia collegata alla discussione; B: Movimenti dell’articolazione; C: Meccanica di produzione della lesione; D: Classificazione delle lesioni dell’articolazione sterno clavicolare; E: Sintomi; F: Diagnosi; G: Trattamento di lesioni dell’articolazione sternoclavicolare. Tecnica n°1. 1, Posizione della lesione. 2, Posizione del paziente. 3, Posizione dell’operatore. 4, Applicazione della forza correttiva. 5, Indicazioni di riduzione della lesione. 6, Posizione alternativa per il trattamento della lesione; H: Trattamento di uno spostamento anteriore dell’estremità sternale della clavicola)

L’articolazione acromionclavicolare (A: Anatomia; B: Meccanica di produzione della lesione; C: Classificazione delle lesioni acromionclavicolari; D: Sintomi; E: Diagnosi. 1, Separazione acromionclavicolare. 2, Lesione di rotazione anteriore. 3, Lesione di rotazione posteriore; F: Tecnica per il trattamento di una separazione acromionclavicolare. 1, Posizione della lesione. 2, Posizione del paziente. 3, Posizione dell’operatore. 4, Applicazione della forza correttiva. 5, Indicazioni di riduzione della lesione. 6, Dopo cura; G: Tecnica per il trattamento di una lesione di rotazione anteriore della clavicola in relazione al processo acromiale. 1, Posizione della lesione. 2, Posizione del paziente. 3, Posizione dell’operatore. 4, Applicazione della forza correttiva. 5, Indicazioni di riduzione della lesione; H: Tecnica per il trattamento di una lesione di rotazione posteriore della clavicola in relazione al processo acromiale. 1, Posizione della lesione. 2, Posizione del paziente. 3, Posizione dell’operatore. 4, Applicazione della forza correttiva. 5, Indicazioni di riduzione della lesione)

Tecniche per la mobilizzazione simultanea di tutte le inserzioni legamentose della clavicola (A: Tecniche che esercitano trazione principalmente attraverso entrambe le articolazioni sternoclavicolare e acromionclavicolare producendo separazione; B: Tecniche che principalmente stirano le inserzioni ligamentose ed il tessuto molle a livello della diafisi della clavicola) – Tecnica n°1 e varianti – Tecnica n°2 – Tecnica n°3 – Tecnica n°4

L’articolazione della spalla (A: Anatomia; B: Meccanica di produzione della lesione; C: Sintomi di lesioni all’articolazione della spalla; D: Diagnosi; E: Trattamento dell’articolazione della spalla)

La regione del gomito (A: Anatomia; B: Movimenti. 1, Movimenti ulnoomerali. 2, Movimenti radioomerali – a, Movimenti principali – b, Movimenti secondari. 3, Movimenti radioulnari prossimali; C: Meccanica di produzione della lesione e classificazione delle lesioni nella regione del gomito. 1, Produzione di una lesione di abduzione ulno-omerale. 2, Produzione di lesioni secondarie ad una lesione di abduzione ulno-omerale. 3, Produzione di una lesione di adduzione ulno-omerale. 4, Produzione di lesioni secondarie ad una lesione di adduzione ulno-omerale. 5, Produzione di una lesione di rotazione esterna dell’ulna in relazione all’omero. 6, Produzione di lesioni secondarie ad una lesione di rotazione esterna dell’ulna in relazione all’omero. 7, Produzione di una lesione di rotazione interna dell’ulna in relazione all’omero e di lesioni secondarie ad essa; D: Sintomi di lesioni della regione del gomito; E: Diagnosi di lesioni della regione del gomito. 1, Metodo di controllo del movimento di abduzione – adduzione dell’articolazione ulno-omerale. 2, Metodo di controllo della rotazione interna ed esterna dell’ulna in relazione all’omero. 3, Metodo di diagnosi di una lesione radioulnare anteriore o posteriore. 4, Limitazione di movimento del polso come coadiuvante nella diagnosi di lesioni ulnoomerali di abduzione ed adduzione. F: Tecniche per il trattamento di lesioni della regione del gomito. 1, Tecniche per una lesione di abduzione ulno-omerale del gomito destro. Tecnica n°1: Posizione del paziente, Posizione dell’operatore, Applicazione della forza correttiva, Indicazioni di riduzione della lesione. Tecnica n°2: Applicazione della forza correttiva. Tecnica n°3. 2, Tecniche per una lesione di adduzione ulno-omerale del gomito destro. Tecnica n°1, Posizione del paziente, Posizione dell’operatore, Forza correttiva. 3, Tecniche per il trattamento di una lesione di rotazione interna dell’ulna destra in relazione all’omero (lesione ulno-omerale destra di rotazione interna). Tecnica n°1, Posizione del paziente, Posizione dell’operatore, Applicazione della forza correttiva, Indicazioni di riduzione della lesione, Variante. 4, Tecniche per il trattamento di una lesione di rotazione esterna dell’ulna destra in relazione all’omero. 5, Tecniche per il trattamento di lesioni della regione del gomito secondarie a lesioni ulnoomerali – a, Tecnica per il trattamento di uno spostamento anteriore del radio sull’omero (lesione radioomerale anteriore) - Posizione del paziente, Posizione dell’operatore, Applicazione della forza correttiva. 6, Tecnica per il trattamento di uno spostamento posteriore del radio sull’omero (lesione radioomerale posteriore) - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva. 7, Tecniche per il trattamento di lesioni radioulnari secondarie)

L’articolazione del polso (radiocarpica) (A: Anatomia – Movimenti; B: Meccanica di produzione della lesione e classificazione delle lesioni; C: Sintomi di lesioni del polso; D: Diagnosi; E: Trattamento delle lesioni del polso. 1, Tecnica per il trattamento di una lesione di flessione del polso - Posizione della lesione - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva - Indicazioni di riduzione della lesione. 2, Tecnica per il trattamento di una lesione di estensione dell’articolazione del polso - Posizione della lesione - Posizione del paziente e dell’operatore - Applicazione della forza correttiva - Lesioni di abduzione ed adduzione del polso. 3, Tecnica per il trattamento di una lesione di abduzione del polso destro - Posizione del paziente e dell’operatore - Applicazione della forza correttiva – Terminologia. 4, Tecnica per il trattamento di una lesione di adduzione del polso destro - Posizione del paziente e dell’operatore - Applicazione della forza correttiva)

L’articolazione mediocarpica o intercarpica trasversale (A: Anatomia; B: Meccanica di produzione della lesione e classificazione delle lesioni; C: Sintomi; D: Diagnosi; E: Trattamento delle lesioni dell’articolazione mediocarpica. 1, Tecnica per il trattamento di una lesione di flessione dell’articolazione mediocarpica destra - Posizione del paziente – Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva. 2, Tecnica per il trattamento di una lesione di estensione dell’articolazione mediocarpica destra - Posizione del paziente e dell’operatore - Applicazione della forza correttiva. 3, Trattamento di lesioni di abduzione ed adduzione dell’articolazione mediocarpica)

Articolazioni carpometacarpiche (A: Anatomia; B: Meccanica di produzione della lesione; C: Classificazione delle lesioni delle articolazioni carpometacarpiche; D: Sintomi; E: Diagnosi; F: Tecnica per il trattamento delle lesioni carpometacarpiche - Posizione della lesione - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Posizione alternativa del’operatore - Applicazione della forza correttiva)

Arti inferiori. Articolazione dell’anca (A: Anatomia; B: Meccanica di produzione della lesione; C: Sintomi; D: Diagnosi; E: Trattamento di lesioni di rotazione dell’articolazione dell’anca. 1, Tecnica per la correzione di una lesione di rotazione interna dell’articolazione dell’anca destra - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Procedura. 2, Tecnica per la correzione di una lesione di rotazione esterna dell’articolazione dell’anca destra - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Procedura)

L’articolazione del ginocchio (A: Anatomia; B: Movimenti; C: Meccanica di produzione della lesione; D: Sintomi; E: Diagnosi; F: Trattamento delle lesioni del ginocchio. 1, Tecniche per il trattamento di una lesione di adduzione del ginocchio destro – Tecnica n°1 – Tecnica n°2. 2, Tecniche per il trattamento di una lesione di abduzione del ginocchio destro. 3, Tecniche per una lesione di rotazione interna (mediale) della tibia destra in relazione al femore – Tecnica n°1 - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva - Tecnica n°2 - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva. 4, Tecniche per una lesione di rotazione esterna (laterale) della tibia destra in relazione al femore - Tecnica n°1 - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva - Tecnica n°2 - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva. 5, Tecniche per lo spostamento laterale e mediale (scivolamento) della tibia in relazione al femore. 6, Tecniche per lo spostamento laterale mediale (scivolamento) della tibia in relazione al femore con sovrapposta lesione di adduzione (superfici articolari approssimate sul lato mediale dell’articolazione). 7, Tecniche per lo spostamento laterale e mediale della tibia in relazione al femore in presenza di una lesione di abduzione del ginocchio. 8, Tecniche per uno spostamento posteriore della tibia destra in relazione al femore - Tecnica n°1 - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva - Tecnica n°2 - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva - Osservazioni generali riguardo le lesioni del ginocchio e loro trattamento)

L’articolazione tibiofibulare prossimale (A: Anatomia; B: Meccanica di produzione della lesione; C: Sintomi; D: Diagnosi; E: Trattamento dell’articolazione tibiofibulare prossimale. 1, Tecniche per il trattamento di una lesione posteriore dell’articolazione tibiofibulare prossimale dell’arto destro - Tecnica n°1 – Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva – Tecnica n°2 – Tecnica n°3 - Tecniche per il trattamento di una lesione anteriore dell’articolazione tibiofibulare prossimale dell’arto destro – Tecnica n°1 - Posizione del paziente – Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva - Tecnica n°2)

L’articolazione tibiofibulare distale (A: Anatomia; B: Movimenti; C: Meccanica di produzione della lesione; D: Diagnosi; E: Trattamento. 1, Tecnica per la correzione di una lesione anteriore dell’estremità distale della fibula destra. 2, Tecnica per la correzione di una lesione posteriore dell’estremità distale della fibula destra)

L’articolazione della caviglia (A: Anatomia; B: Movimenti; C: Meccanica di produzione della lesione; D: Diagnosi; E: Trattamento dell’articolazione della caviglia. 1, Tecnica per il trattamento di una lesione anteriore della tibia destra sull’astragalo - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva. 2, Tecnica per il trattamento di una lesione posteriore della tibia destra sull’astragalo - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore – Applicazione della forza correttiva)

Il piede (A: Anatomia) - Le articolazioni astragalocalcaneari (A: Anatomia; B: Meccanica delle articolazioni astragalocalcaneari; C: Diagnosi; D: Trattamento. 1, Tecnica per il trattamento di una lesione astragalocalcaneare anteromediale del piede destro. 2, Tecnica per il trattamento di una lesione astragalocalcaneare posterolaterale del piede destro) - L’articolazione calcaneocuboidea (A: Anatomia; B: Meccanica di produzione della lesione; C: Tecniche per il trattamento di uno spostamento verso il basso del cuboide destro sul calcagno - Tecnica n°1 – Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Applicazione della forza correttiva - Posizione alternativa - Tecnica n°2) - L’articolazione astragaloscafoidea (A: Meccanica; B: Tecniche per il trattamento di uno spostamento verso il basso e mediale dello scafoide destro - Tecnica n°1 - Tecnica n°2) - Le articolazioni intercuneiformi - Le articolazioni astragaloscafoidea - La prima articolazione tarsometatarsale (A: Meccanica; B: Diagnosi; C: Tecniche. 1, Tecnica per il trattamento del primo osso metatarsale del piede destro abbassato e ruotato internamente. 2, Tecnica per il trattamento del primo osso metatarsale del piede destro sollevato e ruotato esternamente) - Dalla seconda alla quinta articolazione tarso metatarsale

L’articolazione temporomandibolare (A: Anatomia; B: Movimenti; C: Fattori che contribuiscono alle lesioni mandibolari; D: Meccanismo di produzione della lesione; E: Sintomi di lesioni temporomandibolari. 1, Sintomi soggettivi. 2, Sintomi oggettivi. F: Diagnosi; G: Trattamento di lesioni temporomandibolari. 1, Tecnica per la riduzione di una lesione anteriore dell’articolazione temporomandibolare destra - Posizione del paziente - Posizione dell’operatore - Procedura - Tecnica per la riduzione di una lesione posteriore dell’articolazione temporomandibolare destra - Posizione del paziente - Procedura)

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