Principi, poeti e visir. Un esempio di convivenza pacifica tra musulmani, ebrei e cristiani di M. Rosa Menocal edito da Il Saggiatore

Principi, poeti e visir. Un esempio di convivenza pacifica tra musulmani, ebrei e cristiani

Collana:
Nuovi saggi
Traduttore:
Morin M. E.
Data di Pubblicazione:
2003
EAN:

9788842809050

ISBN:

8842809055

Pagine:
286
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Descrizione Principi, poeti e visir. Un esempio di convivenza pacifica tra musulmani, ebrei e cristiani

Nel 755 d. C. Abd al-Rahman, dopo essere fuggito da Damasco, approdò nella penisola iberca e vi fondò un nuovo regno, Andalus, unificando le popolazioni arabe già presenti in Spagna in quello che sarebbe diventato un grande califfato indipendente. Nel Medioevo il nuovo regno rappresentò un'isola di tolleranza, un luogo dove musumani, ebrei e cristiani poterono convivere pacificamente e creare un'unica cultura complessa in cui si fondevano gli aspetti più significativi delle tre civiltà. Il libro di Maria Rosa Menocal ripercorre la storia di questo periodo straordinario.C'era una volta un giovane principe, ultimo erede di una gloriosa dinastia islamica sconfitta, che dopo essere fuggito da Damasco approdò nella penisola iberica e vi fondò un nuovo regno: al-Andalus. Era il 755 dopo Cristo e, solo pochi anni dopo, Abd al-Rahman – questo era il suo nome – aveva unificato le popolazioni arabe già presenti in Spagna in quello che sarebbe poi diventato un grande califfato indipendente. Nel Medioevo questo regno rappresentò un'isola di tolleranza, un luogo dove musulmani, ebrei e cristiani poterono convivere pacificamente e creare un'unica cultura complessa in cui si fondevano gli aspetti migliori delle tre civiltà. Così nacquero le prime traduzioni di Platone e Aristotele, i progressi nel campo della matematica e della tecnologia, le grandi innovazioni in architettura; così s'inaugurò la tradizione della poesia profana e delle canzoni d'amore. In quest'età dell'oro, la biblioteca del califfo a Córdoba ospitava quattrocentomila volumi, mentre quella più importante della cristianità latina ne possedeva appena quattrocento. La storia di questo tempo straordinario è ripercorsa da María Rosa Menocal attraverso alcuni personaggi emblematici: il notabile ebreo che diventò visir di una potente città-stato andalusa; l'abate di Cluny che commissionò la prima traduzione del Corano; l'ebreo convertito che sotto nome cristiano fece conoscere la narrativa araba nell'Europa settentrionale. L'eredità culturale di al-Andalus, che sopravvisse al suo smembramento nel decimo secolo e venne tramandata nei piccoli stati arabi iberici, verrà cancellata dalla repressione religiosa degli integralisti cristiani e musulmani nell'epoca che l'Occidente ha conosciuto come Rinascimento. Questo libro è stato scritto per riportarla in vita, perché, come ha dichiarato l'autrice sul New York Times, “a questo punto della storia, tutti noi dovremmo ricordare i giorni in cui era la tolleranza a vincere ogni battaglia”.“Menocal ci trasmette una lezione importante: possiamo percorrere la strada della “purezza” e del pregiudizio e distruggere noi stessi. Oppure possiamo imparare a vivere insieme, nel rispetto delle differenze, per una società che sfrutti il meglio che ciascuno ha da offrire.”Miami Herald“La bellezza di quest'opera è data dall'abilità e dalla pazienza dell'autrice di raccontare l'aneddoto illuminante che coglie un'intera epoca e le sue meraviglie.”The Washington Post Book World“Principi, poeti e visir ci restituisce gran parte di un mondo che abbiamo perso.”The Nation“La prosa incalzante di Menocal apre una nuova prospettiva su un capitolo della storia religiosa e culturale ancora poco conosciuto.”Publishers Weekly

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