Principessa Laurentina

Questo romanzo è il seguito di "Speciale Violante" ma se nel primo "capitolo" aleggiavano allegria e spensieratezza, qui si cambia decisamente e drasticamente registro: troviamo infatti una Barbara sola, depressa e ingrassata, che vive a Milano – nella nuova casa del patrigno Lorenzo – e che si trova a dover affrontare una madre che non la considera, una sorellina trattata come una reginetta e – dulcis in fundo – classe, compagni e professori nuovi. Barbara però, dopo questo triste e grigio periodo, riuscirà a riprendersi, ma proprio quando sembra che pian piano le cose stiano migliorando una terribile tragedia arriverà, fulminea, a sconvolgere tutto. Un libro che, non lo nascondo, mi ha fatto commuovere molto. Alcune mie amiche non l'hanno proprio "digerito" ma altre (me compresa) sì, quindi lo consiglio.

Ecco il seguito di "Speciale Violante", seguito che mi è piaciuto tantissimo, quasi quasi più del primo, l'ho trovato commovente, coinvolgente ed appassionante dall'inizio alla fine. Impossibile secondo me non immedesimarsi nella povera Barbara, trascinata via da sua madre dal paese che ha sempre amato e dalle sue amiche del cuore e scaraventata nella fredda e grigia realtà milanese, realtà composta da nuova casa, nuovo "papà", nuova scuola e nuova sorellina, Laurentina, la cocca di casa. Ma Barbara è forte e dopo un brutto periodo composto da insufficienze scolastiche, rimproveri, lacrime, brufoli e chili in più tirerà finalmente fuori la grinta che l'ha sempre caratterizzata ed uscirà dal tunnel, anche se in serbo per lei ci sarà un'ultima pesantissima batosta... Un libro davvero bello, da leggere e rileggere secondo me.

Seguito di speciale Violante. La giovane protagonista Barbara è alle prese con una nuova realtà: una nuova città, una nuova sorella che occupa tutto il tempo e l'attenzione della madre. Infine una tragedia la costringerà a farsi forza, per il bene di questa bambina. Dico solo che questo è uno dei libri più brutti della Pitzorno che io abbia mai letto! Sarà che ero piccola ed ero abituata ad altre storie di questa autrice, ma mi lasciò un terribile senso di angoscia che lo diedi via e non lo volli più rivedere. Non lo consiglio, soprattutto se si è molto sensibili.

Questo è il seguito di "Speciale Violante" e mi è piaciuto quasi più del primo, l'ho trovato commovente, coinvolgente ed appassionante dall'inizio alla fine. Impossibile secondo me non immedesimarsi nella povera Barbara, trascinata via da sua madre dal paese che ha sempre amato e dalle sue amiche del cuore e scaraventata nella fredda e grigia realtà milanese. Ma Barbara è forte e dopo un brutto periodo fatto da insufficienze scolastiche, rimproveri, lacrime, brufoli e chili in più tirerà finalmente fuori la grinta che l'ha sempre caratterizzata ed uscirà dal tunnel, anche se in serbo per lei ci sarà un'ultima pesantissima batosta... Un libro davvero bello, da leggere e rileggere secondo me.