Una primavera tardiva. Tutti i racconti di Israel J. Singer edito da Bollati Boringhieri

Una primavera tardiva. Tutti i racconti

Collana:
Varianti
Traduttore:
Capuani M.
Data di Pubblicazione:
15 ottobre 2015
EAN:

9788833927145

ISBN:

8833927148

Pagine:
395
Formato:
brossura
Argomento:
Racconti
Disponibile anche in E-Book
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Trama Una primavera tardiva. Tutti i racconti

Come definireste una storia lineare, inventata, che racconta vita, morte (non sempre) e miracoli di una persona dalle caratteristiche precise: aspetto, età, abitudini, problemi matrimoniali, figli, credo religioso, professione o mestiere? Possiamo definirla romanzo, vero? Ma se sono soltanto quaranta pagine, o trenta? Allora la si definisce racconto. Però se il piacere che si prova leggendola è lo stesso di quando si legge un tomo di quattrocento pagine qual è la differenza? Soltanto la lunghezza. Ciascuna di queste storie si svolge in uno shtetl polacco, prima della seconda guerra mondiale, un villaggio intercambiabile, riconoscibile essenzialmente dal protagonista, di volta in volta diverso, ma abitato da una serie di personaggi descritti con tanta precisione che si possono subito individuare quando riappaiono in un altro racconto, magari in veste di protagonisti. C'è, per esempio, Hirsch Leib che, dopo aver condotto a destinazione il bestiame a lui affidato dai commercianti locali, non vede l'ora di tornare da moglie e figli per festeggiare la Pasqua ebraica, e si trova davanti la Vistola, ghiacciata sì, e quindi attraversabile, ma battuta da una inaspettata pioggia primaverile che rischia di rompere la superficie solida del fiume. Ci riuscirà, o dovremo dire vita, miracoli... e morte? Ogni racconto un romanzo, ogni villaggio un mondo, ogni protagonista un personaggio, e una pletora di vivacissimi ritratti di contorno, così caratterizzati, in poche righe, da diventare indimenticabili. Isaac Bashevis Singer, scrittore in lingua yiddish e Premio Nobel per la letteratura ci regala un’altra sorprendente opera: Una primavera tardiva. Qui storie e personaggi si intrecciano in una Polonia che si sta per affacciare al dramma della Seconda Guerra Mondiale. In ogni villaggio si nasconde un mondo e in ogni racconto un romanzo e tutto attorno vivaci ritratti di contorno in cui bastano poche righe del geniale Singer per caratterizzare un personaggio e renderlo indimenticabile. Hirsch Leib, dopo aver condotto il bestiame a destinazione, non vede l’ora di tornare dalla moglie e dai figli per la Pasqua ebraica. L’uomo, carico di doni, si appresta ad attraversare la Vistola, ma una pioggia furiosa e battente, inaspettata, come solo in primavera può arrivare, sembra bloccare il suo cammino. Riuscirà ad arrivare sano e salvo dai suoi cari? Lo scopriremo pagina dopo pagina, tra un’ironia sferzante e molto yiddish e il talento di Singer di creare atmosfere e ambienti con il solo dono della parola scritta. Poche righe per incollarci al suo romanzo, ad una sorta di racconto breve che però contiene in se lo stesso fascino di Guerra e Pace. Questa è la capacità dei grandi scrittori, che differenzia chi è immortale da chi non lo è perché nella descrizione di una casa, di uno sguardo o di una goccia di pioggia tutto sembra essere davvero tardivo come la primavera che non vuole arrivare o il mondo che non vuole cambiare e noi sappiamo sarà costretto a farlo con l’arrivo della guerra.

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