Presagio triste di Banana Yoshimoto edito da Feltrinelli
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Presagio triste

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
4
Traduttore:
Amitrano G.
Data di Pubblicazione:
28 gennaio 2015
EAN:

9788807885990

ISBN:

8807885999

Pagine:
127
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Presagio triste

Cosa turba la serenità della diciannovenne Yayoi? Della sua vita idilliaca in seno a una "famiglia felice della classe media che sembra uscita da un film di Spielberg", dove il giardino è ben curato, gli abiti perfettamente stirati, i fiori sempre freschi sul tavolo e i genitori comprensivi e sorridenti? Forse a minacciare l'equilibrio di Yayoi è una sensibilità paranormale che le fa percepire presenze invisibili, e che contrasta con l'incapacità a ricordare gli anni dell'infanzia, stranamente cancellati dalla sua memoria. O forse il pericolo è il suo trasporto per Tetsuo che tende a superare i limiti dell'affetto fraterno.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 8 recensioni

DeludenteDi A. Silvia-29 aprile 2015

Questo breve romanzo della Yoshimoto non mi ha lasciato niente dentro, se non un vago senso di delusione. A parte l'ambientazione esoticamente giapponese che impregna il racconto, la storia non mi ha coinvolta in nessun modo. I sentimenti sono sempre molto pacati, il dolore e l'affetto appena accennati, la verità sui genitori della protagonista viene accolta quasi senza sorpresa, senza meraviglia, senza sconvolgimento. Il salto temporale che si verifica tra un capitolo e l'altro a volte lascia interdetti e confusi, incerti se si stia parlando di un tempo passato o del presente. La traduzione italiana, inoltre, non è molto scorrevole. Insomma, niente di speciale.

Presagio tristeDi v. Federico-29 luglio 2011

Molto diverso dagli ultimi romanzetti della Yoshimoto, infatti questo è del '90. Appunto la storia è basata su pochi fatti e su molte atmosfere. Anche se ci sono più fatti che altrove. E soprattutto ho apprezzato quella "discesa in abisso" che ci fa sentire come in una scala a chiocciola in discesa dove cominciamo a scendere abbagliati dalla luce. Poi al primo giro il buio. Si comincia ad aver paura di cosa può succedere. Ma siamo già al primo pianerottolo, e ci si aprono le prime agnizioni. La figlia non è figlia, ma adottata. E poi ancora giù, pianerottolo verso pianerottolo, una zia che è una sorella, un fratello che non è un fratello, un bacio che potrebbe essere. Si arriverà in fondo? Ad ogni giro di scala, alcuni nuovi fatti si vanno sommando, portandoci a capire la tristezza di fondo che permeava la protagonista fin dalle prime pagine. Il dolore di sapere i propri genitori "biologici" morti, ed il dolore, altrettanto grande, di non venir edotta che i genitori attuali sono adottivi, si potranno mai superare?

cobsigliatoDi a. annarita-5 agosto 2010

Il livello qualitativo è elevato. soprattutto nella descrizione ed esplorazione delle relazioni umane, nella originalità dei temi toccati, e in quella profonda sensibilità che fa di quest'autrice un genio capace di urlare in spazi stringati.

PiacevoleDi c. grazia-13 luglio 2010

Lo stile è quello delicato ed essenziale della Yoshimoto, ma anche la trama non delude; ancora una volta una storia personale che parla di temi universali con un tocco leggero ma profondo.

Piacevole letturaDi F. Claudio-11 luglio 2010

Una narrazione lenta, fatta di ricordi e di riflessioni interiori. Sebbene sia esagerato dire che questo libro mi ha entusiasmato, mi ha comunque spinto ad interessarmi alla produzione dell’autrice.

Banana YoshimotoDi C. Gabriele-8 luglio 2010

Breve storia che non si discosta molto dagli altri romanzi della Yoshimoto per stile e atmosfere, adatto per trascorrere piacevolmente un paio d'ore.