Il posto che cercavo

"Jeremy crede solo nella scienza, Lexie non vorrebbe credere più a niente, ma in fondo entrambi sognano di riscoprire la magia dell'amore". Questa è la presentazione ad effetto di un libro che purtroppo non ha lasciato in me quelle sensazioni che solitamente Sparks sa farmi provare. Jeremy e Lexie sono due persone molto diverse, appartenenti a mondi differenti, che hanno imparato ad erigere alti muri davanti a loro nel rapporto con gli altri e che mostrano solo parte di se stessi. Le loro strade si incrociano per motivi di lavoro, Jeremy finisce con il trovarsi a stretto contatto con il mondo apparentemente sereno di Lexie e con lo scontrarsi con la sua determinazione a non lasciarsi andare. Forse le delusioni della vita portano alla costruzione di mezzi efficaci per non ripetere quelli che erroneamente si considerano passi falsi e che invece potrebbero essere semplicemente scelte. Poi...dopo resistenze notevoli, si finisce col cedere, non sempre ovviamente, ma quando il cuore fa i capricci è difficile stargli dietro. E si è felici, come si desiderava, ma non è abbastanza per crederci sul serio. Più si è improvvisamente felici, più si ha paura che possa non essere per sempre...come diceva Tiziano Ferro, "che tutto veloce nasca e veloce finisca"...e poi fa ancora più male. A quel punto si fa di tutto per negare agli altri e a se stessi ciò che si prova e che c'è stato. Si è pronti anche a inventare storie senza senso che portino l'altra persona ad allontanarsi definitivamente e noi a non svegliarci nel bel mezzo della notte per chiederci perché non sia più tornato.. Insomma, questo è un romanzo di distanze e riavvicinamenti, di cuori delusi, ma che ancora covano la speranza della felicità. Quella felicità che si prova solo nelle braccia della persona che ami davvero, l'unico abbraccio che ti fa sentire a casa, anche quando vivi lontano anni luce. E' strano parlare di luce, perché è proprio attorno a questo che gira tutta la trama. Quella luce che appare all'improvviso nell'oscurità e che non sai spiegarti da dove venga, ma che impari ad apprezzare ed adorare solo per la felicità che sa arti, senza continuare a farti domande. Non è stata una lettura memorabile, sono abituata a standard più alti con Sparks; tutto è stato troppo lento e poco "efficace", non ho toccato con mano le sensazioni dei due protagonisti; non ho sentito nascere la loro sintonia. Forse la trama ha preso troppo il posto dei sentimenti...quindi lo consiglio solo a chi, come me, legge tutto di Sparks, altrimenti...cercate di meglio!