I postdemocristiani
- Editore:
Il Mulino
- Collana:
- Studi e ricerche
- Data di Pubblicazione:
- 4 ottobre 2007
- EAN:
9788815120267
- ISBN:
8815120262
- Pagine:
- 369
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Socialismo e ideologie democratiche di sinistra, Partiti politici
Descrizione I postdemocristiani
Dalla dissoluzione della Democrazia cristiana sono nate alcune formazioni politiche - Partito popolare (Ppi), Centro cristiano democratico (Ccd), Cristiani democratici uniti (Cdu) - che nel 2002 hanno dato vita da un lato all'Unione dei democratici cristiani e di centro (Udc), dall'altro alla Margherita. Che cosa si sa, oggi, su queste due componenti decisive degli schieramenti politici che si confrontano in Italia? Nel volume si mostra come i post-democristiani abbiano fatto proprio il "partito di correnti" che fu tipico della Dc, incentrato sulle reti di potere personale facenti capo ai notabili locali. Questa tradizione, però, è stata innovata attraverso il modello del "partito in franchising": i leader nazionali si occupano di pubblicizzare e vendere ai potenziali elettori-acquirenti il "marchio" del partito sui mass media, mentre dirigenti, parlamentari e amministratori locali hanno una notevole autonomia nel gestire la "rete commerciale" sul territorio (sezioni, circoli, comitati provinciali e regionali ecc.). In questo scenario, quali prospettive si aprono per l'Udc dopo l'uscita di Marco Follini e lo "sganciamento" dalla tutela di Berlusconi voluto da Casini? E, sull'altro versante, quali saranno gli effetti che il modello di partito della Margherita potrà avere sulla nascita e sul consolidamento del Partito democratico?
Recensioni degli utenti
I postdemocristiani -23 luglio 2010
L'autore insegna Scienza politica e Governo locale nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Firenze. Con il Mulino ha già pubblicato 10 anni prima "Il Pds". Cioè prima di occuparsi dei postdemocristiani ha descritto i postcomunisti. Adottando la proposta metodologica di Robert Harmel, ma intrecciando diverse angolazioni di indagine, Baccetti esplora la disintegrazione dell'universo democristiano: eccezionale esempio di "mutamento organizzativo discontinuo stimolato da agenti sia interni che esterni". Non a torto "i gruppi di intellettuali 'esterni' autocoinvolti nel processo costituente del Pd sostengono che ereditare la forma partito di correnti sarebbe esiziale per il nuovo partito".