Portami al di là del fiume di Ethan Canin edito da Ponte alle Grazie
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Portami al di là del fiume

Collana:
Romanzi
Traduttore:
Valente F.
Data di Pubblicazione:
17 giugno 2010
EAN:

9788862200745

ISBN:

8862200749

Pagine:
224
Formato:
rilegato
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Trama Portami al di là del fiume

Okinawa, 1945. August Kleinman, soldato americano fuggito anni addietro dalla Germania nazista assieme alla madre, il cui motto "non fidarti dei consigli di nessuno" lo destinerà a un'esistenza coraggiosa e originale, uccide in maniera tutt'altro che eroica un giapponese. Trovata fra le sue cose una lettera, decide di portarla con sé: è indirizzata alla donna amata dal soldato nemico, sposata con un altro uomo da cui ha appena avuto un figlio. August Kleinman è oggi un vecchio imprenditore, burbero e arrogante ma dai grandi slanci e dalle improvvise generosità. Decide di tornare in Giappone a cercare quel bambino per chiudere i conti con il proprio passato. Troverà in lui qualcosa di imprevisto e scoprirà in sé una sensibilità più calda, una visione più complessa della storia e dell'amore. Ethan Canin ci offre con Portami al di là del fiume "un romanzo breve magnificamente modulato" (Los Angeles Times) sull'inimicizia e la conciliazione, sull'egoismo e la generosità, sulla possibilità di cambiare fino all'ultimo giorno della propria esistenza; un romanzo che s'insinua con dolcezza nella coscienza del lettore, arrivando a sondarne le più dolorose e luminose profondità.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 1 recensione

Portami al di là del fiumeDi Y. Sara-8 aprile 2011

In Italia sarebbe impossibile da immaginare questo romanzo, Il risvolto di copertina fa immaginare chissà cosa, un soldato americano ammazza un giapponese a Iwo Jima (o giù di lì) e anni dopo torna in giappone per conoscere l'ex fidanzata del soldato di cui ha conservato lettere e disegni. Invece la storia è un sottoprodotto finto rothiano (Philip Henry), la solita storia di un'adolescenza americana, di una vita nel dopoguerra, una famiglia e cose così, non brutto ma tutto già letto. E il giappone? Mah... Appiccicato con lo sputo nelle ultime pagine.