Il portacenere di ghiaccio

Romanzo dove la cerebralità e l'interiorità fanno la parte del leone. La trama, a volte sottilissima, si dipana apparentemente con lentezza ma spaziando nel tempo e nelle situazioni in maniera fantasticamente veloce. Il personaggio principale, tanto necessario quanto effimero se considerato nella sua individualità, è strutturato in modo che possa esistere solo in funzione degli altri "attori". In definitiva è una storia nella quale non possono coesistere egoismo e individualismo pena la morte, non solo psichica, ma anche fisica del personaggio e di tutto ciò che orbita intorno a lui: uomini, donne, cose. Bisogna fare molta attenzione al flebile intreccio narrativo in quanto lo spazio e il tempo, a volte, si amalgamano, si contraggono o si espandono, lasciando il lettore distratto in una "piazza" dalla quale si dipanano molte vie, troppe. Ma non si arriverà mai alla disperazione: appena un attimo prima di sentirsi spersi, un raggio di sole illuminerà la giusta strada da percorrere. Il raggio di sole, l' ottimismo e la voglia di vivere saranno altri personaggi che nella narrazione si dovranno scontrare con la morte, l'abbandono e la cattiveria, nell'atavica lotta tra il bene e il male.