Porcaccia, un vampiro!

Uno di quei libri che ti rallegrano in una tempestosa notte di aprile, mentre fuori il mondo viene devastato da una pioggia di lacrime che scendono dal cielo plumbeo. Potrei definire così il romanzo di Giusy de Nicolo, Porcaccia, un vampiro, eppure sono consapevole che questa definizione sarebbe davvero riduttiva per l'opera di questa scrittrice. Il primo romanzo della sua produzione che mi capita sotto le mani, ma è penetrato così in profondità nella mia mente, che comprare i suoi romanzi di prossima uscita è diventato per me un obbligo morale. La verità è che non posso più farne a meno, perché, dopo una notte intensa passata a leggere il suo libro, dall'inizio alla fine, ho bisogno dei suoi personaggi nella mia vita quotidiana. Percepire quei personaggi come tridimensionali, veri, profondi, provare antipatia o simpatia per loro è una dimostrazione inequivocabile della bravura della scrittrice tarantina nell'evocare un mondo fantastico che si interseca così violentemente con quello reale eppure appare verosimile e tangibile.

Porcaccia, un vampiro! Un romanzo molto ironico con una trama fresca e diversa dagli ultimi urban fantasy che popolano le nostre librerie, è ambientato a Bari negli anni novanta e mi sono piaciute le descrizioni della città e dei locali underground che frequentano i ragazzi. Fantastici i due protagonisti, molto esilaranti le battute fra i due.

Una storia nuova e fresca, nella quale si respira l'autentica goliardia della vita universitaria. In questo contesto il protagonista Ludovico verrà coinvolto in un intrigo internazionale che ha per protagonista un vampiro millenario ed affascinante. Una vera chicca!

Da conterranea temevo una simile lettura ma mi sono piacevolmente ricreduta! Questo libro ha stile, ha l'impronta giusta per essere considerato non solo autoconclusivo ma anche un buon inizio serie. Quale sarà la scelta della scrittrice non mi è dato saperlo ma l'ho gustato per intero e con molta partecipazione! Eccellente come prima prova letteraria.

All'inizio - mea culpa - ero titubante riguardo a questo libro, perché dalla breve quarta di copertina sembrava un po' un miscuglio forzato di eventi e personaggi. Mi devo ricredere: è stato uno dei libri che ho preferito in assoluto. Mi ha fatto molto ridere - bellissime le situazioni "imbarazzanti" tra i due ragazzi, degne di uno shonen ai yaoi di alto livello - e mi sono riconosciuta molto nelle persone del luogo (Bari). La popolazione della metropoli della Puglia è tratteggiata benissimo.

Un libro molto simpatico e divertente! Molto urbano e vicino ai giorni nostri... Un'esperienza diversa.