I pochi eletti. Il ruolo dell'istruzione nella storia degli ebrei, 70-1492 di Maristella Botticini, Zvi Eckstein edito da Università Bocconi Editore

I pochi eletti. Il ruolo dell'istruzione nella storia degli ebrei, 70-1492

Collana:
Frontiere
Traduttore:
Negro G.
Data di Pubblicazione:
8 ottobre 2012
EAN:

9788883501883

ISBN:

8883501888

Formato:
brossura
Argomenti:
Studi sull'Ebraismo, Storia antica: fino al 500 d.C.
Acquistabile con la

Descrizione I pochi eletti. Il ruolo dell'istruzione nella storia degli ebrei, 70-1492

Nel 70 d.C. gli ebrei erano per la maggior parte contadini analfabeti, residenti in Eretz Yisrael e in Mesopotamia. Nel 1492 erano diventati una piccola popolazione istruita e sparsa in una miriade di centri urbani, da Siviglia in Spagna a Mangalore in India, che si dedicava a mestieri artigianali specializzati, al commercio, al prestito di denaro e alla professione medica. Che cosa determinò questa radicale trasformazione? Il libro offre una nuova risposta a questa domanda. Contrariamente alle spiegazioni sinora date, gli autori dimostrano che questa trasformazione della struttura demografica ed economica non fu innescata da persecuzioni o restrizioni giuridiche contro gli ebrei, quanto piuttosto da un profondo cambiamento avvenuto all'interno dello stesso ebraismo; in particolare, dall'emergere di una nuova norma religiosa dopo il 70 d.C. che imponeva a ciascun ebreo di leggere e studiare la Torah e di mandare i propri figli a scuola o in sinagoga dall'età di sei o sette anni per fare altrettanto. Nei secoli successivi gli ebrei si trovarono a essere istruiti in un mondo di quasi totale analfabetismo. Questo vantaggio rispetto al resto della popolazione li portò a specializzarsi nei mestieri artigianali, nel commercio, e nel settore finanziario, e poi a migrare in cerca di opportunità economiche, creando una diaspora in tutto il mondo.

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